Colpi di kalashnikov contro poliambulatorio a Palazzolo sull'Oglio, oscuro il movente
Il fatto nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 gennaio, fori di proiettile e bossoli sulla scena. La lettera del personale medico
Scene tarantiniane a Palazzolo sull’Oglio, Comune bresciano proprio al confine con la Bergamasca (Castelli Calepio è dall’altra parte del fiume), dove nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 gennaio ignoti hanno sparato raffiche di kalashnikov contro la vetrina del Poliambulatorio Med360 in via Europa.
Per quale motivo?
Come raccontano i colleghi di PrimaBrescia, non sono ancora note le motivazioni di un gesto così terribile, che forse vuole essere un atto intimidatorio. Sono stati sparati in tutto undici colpi e ad accorgersi dell’accaduto sono stati gli stessi medici quando, lunedì mattina, hanno trovato i fori di proiettile, diversi bossoli tutt’intorno la scena e alcune munizioni inesplose, come se qualcuno nel buio le avesse perse mentre faceva fuoco.
La lettera del personale
I Carabinieri, dati i contorni inquietanti della vicenda, stanno indagando per scoprire chi e perché abbia compiuto un atto così estremo. I militari dell’Arma hanno interrogato anche il personale del Poliambulatorio, che nel frattempo ha scritto una lettera alla redazione di PrimaBrescia:
«L’ingiustizia è una piaga che da sempre affligge la nostra società. Nasce dal fatto che molte volte chi è più forte ne approfitta e rimane impunito. L’ingiustizia consiste nel fare a qualcuno ciò che non merita, è togliere o non dare a qualcuno ciò che gli spetta. Due sono i motivi: l’ignoranza e la cattiveria e la sua evoluzione è da imputarsi a tutte quelle persone che non hanno avuto il coraggio di punire questi abusi di potere.
[…] Stamattina 23 gennaio 2023 abbiamo appreso che nella notte sono stati sparati 11 colpi di kalashnikov contro il nostro PoliambulatorioMed360, 11 colpi di ingiustizia. Ci siamo chiesti: perché? Non abbiamo una risposta a questo feroce atto di cattiveria ingiusto e gratuito».
Non è mancato un ringraziamento alle Forze dell'Ordine e a chi, in queste ore, ha espresso la sua vicinanza al centro medico, condannando il gesto: «Ringraziamo i Carabinieri per il tempestivo intervento e confidiamo in loro, affinché questo atto di ingiustizia non resti impunito e non si ripeta. Grazie a tutte le persone che ci stanno supportando, con chiamate telefoniche e sulle pagine social. Vogliamo diventare un punto di riferimento nel nostro territorio e non molliamo».