I VERTICI DELLA PINACOTECA

I tanti che comandano all'Accademia Carrara

I tanti che comandano all'Accademia Carrara
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Fu il conte Giacomo Carrara a fondare, alla fine del Settecento, l'Accademia Carrara. Il nobile gentiluomo donò la propria collezione di 1200 dipinti e fece costruire un luogo che, oltre a permettere la fruizione delle opere d'arte, potesse formare nuovi giovani artisti. Oggi, la struttura fa capo all'Assessorato alla Cultura per ciò che riguarda il museo, all'Assessorato ai Lavori Pubblici per la sua ristrutturazione e all'Assessorato ai Servizi alla persona per ciò che riguarda le attività della scuola.

La Commissarìa. Oltre alla partecipazione comunale, esiste una commissione composta da privati, che collaborano per perseguire e mantenere i principi e le volontà espresse dal Conte Carrara. Quest'organo, chiamato Commissarìa, nacque nel 1796, anno della morte del Conte, ed era originariamente composto da cinque notabili. Della Commissarìa fecero parte, fra gli altri, il Conte Guglielmo Lochis, la cui collezione di dipinti confluì nell'Accademia nel 1866, e il Conte Carlo Marenzi, che donò nel 1850 la Madonna col Bambino del Mantegna. Attualmente i membri della Commisarìa sono l'avvocato Ignazio Bonomi, l'avvocato Giovanni Gavazzeni, il manager Giovanni Marieni Saredo, l'ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata e l'imprenditore Willi Zavaritt. In qualità di eredi diretti del lascito del Conte, gli stessi membri fanno parte anche del Cda dell’Accademia.

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Il Consiglio d’Amministrazione. Nel 1958 nacque il Cda dell’Accademia. In quegli anni, infatti, il reddito del patrimonio diminuì a tal punto da obbligare alla vendita degli immobili agricoli. La Commissarìa chiese al Comune di Bergamo di subentrare nella titolarità e nella gestione, tramite un Consiglio d'Amministrazione che raccogliesse e amplificasse l'eredità dell'organo precedente. L'attuale Cda dell'Accademia è stato nominato nell'aprile 2010 e resterà in carica fino al 2015. Presidente del consiglio d'amministrazione è l'imprenditore Tito Lombardini; gli altri membri sono il manager ed ex assessore della giunta Bruni Dario Guerini, il professor Giorgio Mirandola, lo storico dell'arte Fernando Noris, la presidentessa dell'Associazione Guide Rosanna Paccanelli, l'architetto Giorgio Pandini, l'artista Gianriccardo Piccoli, lo storico Umberto Zanetti, l'architetto Francesco Rampinelli e l'avvocato Cesare Zonca. Questo consiglio non dispone di budget proprio e opera con l’obiettivo di proporre iniziative, interventi e progetti all'assessorato alla cultura.

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La commissione scientifica. Durante la complessa fase dei lavori di ristrutturazione e adeguamento dell'Accademia, è stata nominata anche una commissione scientifica. Formatasi nel 2011 su incarico del Comune di Bergamo, ha consegnato, nel 2012, le proprie valutazioni e raccomandazioni in merito ai criteri espositivi, tecnologici e gestionali da adottare nella nuova pinacoteca, a ristrutturazione ultimata. Di questa commissione fanno parte: Caterina Bon Valsassina soprintendente della regione Lombardia, Massimo Ferretti professore di storia dell'arte alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Enrica Pagella direttore dei Musei Civici di Arte Antica di Palazzo Madama a Torino, Giovanni Romano professore di storia dell'arte medievale a Torino, Sandrina Bandera soprintendente di Milano. A questi si aggiungono Maria Cristina Rodeschini, direttrice responsabile di Accademia Carrara e GAMeC, e Giovanni Valagussa, curatore dell'Accademia Carrara.

In futuro, la Fondazione. In concomitanza con la riapertura del museo, prevista per il marzo 2015, dovrebbe nascere una Fondazione, in sostituzione dell'attuale Cda, in cui il Comune di Bergamo sarà presente con quota minoritaria. Non è ancora chiaro, invece, come i membri dell'antica Commissarìa rientreranno in questo nuovo organo. Scopo principale della Fondazione sarà quello di trovare i capitali con i quali finanziare le attività e la gestione della nuova Carrara: si cercherà avviare tante piccole sponsorizzazioni private che possano partecipare alla gestione del museo con quote fiscalmente deducibili. In questo senso, il recente Art Bonus varato dal governo potrebbe diventare un incentivo ulteriore alla creazione di una rete di benefattori che contribuiscano alla gestione della struttura. Attualmente la campagna di raccolta fondi non è ancora partita. Si attende la riapertura definitiva.

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