L'iniziativa

Come gestire in sicurezza il rientro al lavoro dei dipendenti? Le risposte di Ats Bergamo

Come gestire in sicurezza il rientro al lavoro dei dipendenti? Le risposte di Ats Bergamo
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Il lockdown finirà (forse) il 13 aprile e, per questo, il Governo sta lavorando da alcuni giorni alla pianificazione della cosiddetta “fase 2”, ossia il primo graduale assaggio di riapertura grazie a un allentamento progressivo delle restrizioni anticontagio. Il nuovo Dpcm, stando alle voci di questi giorni, dovrebbe limitare la ripresa sulla base dei dati epidemiologici solo ad alcune attività produttive. Proprio con l’obiettivo di preparare adeguatamente e per tempo il mondo del lavoro alla ripartenza nelle condizioni di massima sicurezza, l’Ats di Bergamo ha pubblicato sul proprio sito internet (raggiungibile dal banner dedicato al Coronavirus sulla home page) un documento che fornisce indicazioni e chiarimenti alle imprese riguardo la gestione del rientro al lavoro dei dipendenti che sono stati in malattia o in quarantena per l’infezione da Coronavirus. Il format è quello delle FAQ, ossia domanda e risposta.

«Questo documento è stato pensato nell’ambito dell’apposito gruppo di lavoro sull’emergenza costituito da Confindustria Bergamo, Cgil, Cisl, Uil e Ats stessa – spiega il dottor Sergio Piazzolla, che in questo periodo è facente funzioni di Direttore della UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro -. Una guida operativa per le aziende e condivisa dalle parti sociali. Si tratta in sostanza di un’operazione di contestualizzazione di quanto previsto dal “Protocollo nazionale condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” firmato tra Governo e parti sociali il 14 marzo scorso».

Gli esperti di Ats hanno raccolto le richieste sottoposte agli uffici e al call-center più di frequente. «Le abbiamo riportate insieme alle risposte che riteniamo più aggiornate e utili ai datori di lavoro, ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione aziendali ed ai lavoratori stessi – prosegue Piazzolla -. Nel documento si spiega come deve comportarsi l’azienda al rientro in servizio di un dipendente, quali sono i ruoli del medico di medicina generale e del medico competente aziendale, come comportarsi se in azienda si presenterà un lavoratore con febbre o altri sintomi, oppure quale è lo stato attuale dell’organizzazione e dell’effettuazione dei tamponi».

Altri argomenti molto richiesti sono il corretto utilizzo degli spazi comuni (ad esempio mensa o spogliatoi), che va contingentato e riorganizzato anche negli orari e nei turni di fruizione; le modalità di pulizie e sanificazione degli ambienti (con particolare attenzione a quelli dove erano presenti casi confermati di Covid-19); le indicazioni su come gestire e mantenere adeguato il ricambio dell’aria, una misura assolutamente prioritaria e già prevista al di là dell’attuale situazione dell’epidemia.

«Il documento è stato inviato a tutte le parti sociali datoriali e sindacali e alle istituzioni del territorio perché lo diffondano alle aziende, ai rappresentanti dei lavoratori, ai consulenti, ai medici aziendali ed a tutte le diverse figure professionali coinvolte nella prevenzione nei luoghi di lavoro - conclude Piazzolla -. Seguendo queste indicazioni anche le aziende attualmente ferme possono già nei prossimi giorni avviare un confronto da remoto del proprio staff direzionale per programmare l’applicazione e la realizzazione di queste misure preventive, per prepararsi per tempo alla riapertura in sicurezza non appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno».

Infine, Ats sta preparando un approfondimento che verrà pubblicato dopo Pasqua (sempre sul sito), con approfondimenti pratici e suggerimenti riguardo i comportamenti e le misure concrete effettivamente attuabili nei luoghi di lavoro come la separazione di scrivanie accostate con divisori trasparenti in plastica, le modalità più sicure per incontri o riunioni, la personalizzazione di alcuni attrezzi e strumenti che potrebbero diventare ad uso individuale.

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