Il video che inchioda lo spagnolo

Il super boss della MotoGp furioso con Marc Marquez

Il super boss della MotoGp furioso con Marc Marquez
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Rossi-Marquez, le ceneri continuano a bruciare. Perché se le prime reazioni nelle ore successive al gran premio condannavano Valentino, più i giorni passano e più la posizione del tavulliese trova giustizia, per lo meno sui giornali e tra gli addetti ai lavori. L’ultima indiscrezione arriva dalla Gazzetta dello Sport, e vede protagonista Carmelo Ezpeleta, ceo della Dorna, società che detiene i diritti della MotoGp. Quello che può essere considerato il Bernie Ecclestone delle due ruote - scrive la rosea - sarebbe stato furioso già domenica con Marquez, arrabbiato per l’eccessiva aggressività con cui lo spagnolo avrebbe ostacolato Rossi, in una fase decisiva di uno dei Mondiali più belli di sempre. Ezpeleta non ha mai rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma le parole pronunciate ieri da Javier Alonso, dg di Dorna e uno dei giudici di Sepang, sono eloquenti e hanno fatto il giro dei giornali. «Marquez ha portato la situazione al limite. Dalle immagini che abbiamo visto afferriamo solo che Valentino allarga la traiettoria per cercare di spingere Marquez fuori pista, Marc allora gira la sua moto verso quella di Valentino, ed è a quel punto che Rossi si muove; ma non è un calcio», diceva ieri alla radio Cadena Cope.

Il ricorso al Tas? Rossi dalla sua cerca di medicarsi le ferite, tapparsi le orecchie dalle tante voci e concentrarsi sulla gara finale, quella di Valencia, dove servirà un’impresa delle sue. Partirà ultimo, anche se non sono da escludere novità in merito alla penalizzazione che Valentino ha ricevuto a Sepang. Scrive infatti su Twitter Omar Gargantini, giornalista di Rete Svizzera Italiana, che uno studio luganese specializzato in diritto dello sport (Psm Law) patrocina proprio il Dottore nel suo ricorso al Tas. Una notizia non da poco, passata, forse, un po’ inosservata nel gran marasma degli ultimi giorni. Un primo ricorso alla penalizzazione c’era stato già domenica, respinto però dalla direzione di gara. La scelta di ricorrere al Tribunale di Losanna, se confermata, rappresenta un passo netto verso un grado di giustizia sportiva più alto.

 

 

La minaccia della Repsol. Non mancano, quindi, le voci che si schierano dalla parte di Rossi, sia in Italia che in giro per il mondo. Solo in Spagna continuano a professare l’innocenza di Marquez. Su tutte, fa riflettere la presa di posizione netta della Repsol, compagnia petrolifera che sponsorizza proprio il campione in carica. Si considera il gesto di Rossi «assolutamente inaccettabile perché ha messo in pericolo - in modo premeditato e antisportivo - la sicurezza del pilota del team Repsol Honda. La Repsol considera questo un atto antisportivo incompatibile con i valori dello sport e della competizione». E si arriva poi a minacciare l’uscita del marchio dalla MotoGp: «Repsol è profondamente rattristata dell'esistenza di situazioni come quelle che si sono verificate a Sepang, in particolare in quanto la società si sente orgogliosa dei valori sportivi: amicizia, agonismo e l'impegno dei piloti. Senza questi valori, non avrebbe senso per Repsol partecipare allo sport come sponsor».

Il video che inchioda Marquez. In attesa di nuovi sviluppi, continua a far riflettere il video pubblicato da puromotor.com, in cui ha analizzato l’atteggiamento di Marquez sulla pista di Sepang, nei giri precedenti il contatto incriminato: le movenze dello spagnolo sono eloquenti, provocatorie e pericolose nei confronti di Valentino.

 

   

 

Cosa pensa Reggiani. I vertici dello sport italiano, intanto, si sono schierati con Valentino Rossi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha dichiarato: «Valentino ha riconosciuto di essere cascato nella provocazione. C’è una responsabilità da parte sua, però io lo voglio assolutamente difendere e non per un fatto istituzionale». Molto interessante è poi quanto scritto su Facebook dall’ex-pilota motociclistico e commentatore tv Loris Reggiani. Lui stesso diceva di essere scettico quando Valentino accusava Marquez di aver aiutato Lorenzo a Phillip Island, ma poi è andato a rivedersi tutti i tempi dei giri dei piloti, compresi gli intertempi: 

Non potevo credere a quello che vedevo, per essere sicuro l’ho guardata due volte. Marquez rallentava fino anche a più di 1 secondo al giro quando era davanti a Rossi e accelerava per sorpassarlo subito quando era dietro. Ha fatto di tutto per difendere Lorenzo da Rossi e da Iannone, poi li ha frenati un paio di volte fino a fargli perdere più di 1 secondo al penultimo giro e ha poi accelerato all’ultimo di 1 secondo, fino a raggiungere e superare, molto facilmente, Lorenzo. C’è altro, Lorenzo negli ultimi 20 giri ha SEMPRE girato super costante tra 1’29,8 e 1’29,9, tranne, guarda caso, l’ultimo giro, nel quale ha rallentato di quasi mezzo secondo e Marquez l’ha passato come fosse un doppiato, senza opporre nessuna resistenza. Chiunque abbia corso in moto sa benissimo che queste cose non succedono, certe differenze da un giro all’altro non sono per niente normali. Poi abbiamo assistito allo squallido teatrino di Marquez in Malesia, dopo che due giorni prima aveva dichiarato che era sorpreso dalle parole di Valentino e che non si sarebbe mai messo in mezzo a una faccenda tra altri due piloti. Che falso, nemmeno il coraggio di dire quello che pensa veramente. Avevo una enorme stima e simpatia per Marquez fino a ieri, da oggi lo considero un poveretto, un bambino delle scuole elementari che fa i dispetti al compagno che gli sta antipatico. Solo che qua si gioca con la vita. Avevo criticato Valentino ad Assen, la sua manovra per vincere quella gara non mi era piaciuta, da pilota sapevo che era stata un po’… sporca. Non avevo condiviso neanche le dichiarazioni di Valentino in quell’occasione, quando in qualche modo, secondo me, aveva un po’ deriso il rivale. Mentre in Argentina no, lì credo che nessuno aveva cercato il contatto ed era stato solo un fortuito incrocio di traiettorie sfortunato per Marc. Il mio pensiero è che il catalano si sia molto arrabbiato per quei 2 episodi e che, una volta matematicamente fuori alla lotta per il titolo, abbia deciso che avrebbe fatto di tutto per far perdere il mondiale a Rossi. In queste due gare l’ha ampiamente dimostrato, e ha messo in scena due delle pagine più antisportive che abbia mai visto da quando seguo questo sport. Una condotta di gara come la sua la accetto già poco se ci si sta giocando il PROPRIO mondiale, ma per quello di un altro proprio no, mi fa schifo! E la cosa ancora peggiore, è che Marquez queste cose non le fa per far vincere qualcuno, ma per far perdere qualcun’altro.

Il caso è tutt’altro che chiuso, e ora si attendono ulteriori sviluppi in vista dell’ultimo gran premio l’8 novembre a Valencia. Su twitter i pro e contro Vale si sono sbizzarriti.

 

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