Come vanno le canzoni di Sanremo una settimana dopo Sanremo
È passata esattamente una settimana da quando, sul palco dell’Ariston, Carlo Conti annunciava che i vincitori della 66esima edizione del Festival di Sanremo erano gli Stadio con la loro Un giorno mi dirai. Tra lacrime (qualcuna) e commozione (tanta) si chiudeva così un’edizione intensa e piacevole della kermesse musicale italiana più amata dal pubblico. Ma soprattutto un’edizione che, a parere di molti esperti, ha premiato veramente le migliori canzoni in gara, in particolare due: quella degli Stadio e la seconda classificata, Nessun grado di separazione della giovanissima Francesca Michielin. A distanza di una settimana dal 13 febbraio, però, arrivano anche altri verdetti, forse quelli più attesi da artisti e case discografiche: quelli legati al gradimento del pubblico.
Le più passate in radio. La prima sfida post-sanremese è sicuramente quella radiofonica. Da che mondo è mondo sono le stazioni radio le principali "colpevoli" del successo (o dell'insuccesso) di un pezzo. E la canzone vincitrice di questa sfida all’ultima nota è, per il momento, Nessun grado di separazione della Michielin. Stando al report stilato e diffuso il 19 febbraio da EarOne, società d’analisi delle classifiche musicali in real time, il pezzo della giovane cantante veneta è il primo tra quelli usciti dall’ultima edizione di Sanremo nella classifica dei pezzi più trasmessi dalle radio italiane. Precisamente, la canzone della Michielin si piazza all’ottavo posto generale, una avanti rispetto ai vincitori del Festival, ovvero gli Stadio. Un risultato che dimostra una volta in più la bontà della classifica finale della kermesse, che ha premiato proprio queste due canzoni, oggi premiate anche dal settore radiofonico. Dietro di loro, però, c’è un vuoto abbastanza forte. Prima di trovare un’altra canzone uscita da Sanremo, infatti, dobbiamo passare ben 7 posizioni, arrivando alla 16esima, dove c’è Wake up di Rocco Hunt. Tutte le altre sono fuori dalle prime venti posizioni, chi di poco (Lorenzo Fragola e Zero Assoluto, rispettivamente 21esimo e 22esimi), chi di molto (Alessio Bernabei e Clementino, 39esimo e 48esimo).
Stupisce la posizione del duo Caccamo-Iurato, che con la loro Via da qui, all’inizio del Festival, erano dati addirittura per favoriti dai bookmaker (e lo sono stati per tutta la durata della kermesse), con la loro vittoria che era la meno pagata e dunque la più quotata. Il loro pezzo si ferma soltanto al 41esimo posto della classifica di EarOne, posizione che certamente non rispecchia la terza posizione con cui hanno chiuso il Festival. Proprio quel terzo posto è stato al centro di qualche polemica nelle ore immediatamente successive alla conclusione del Festival: la testata specializzata in musica Rockol, infatti, ha sottolineato la enorme e per certi versi inspiegabile differenza di votazione della Giuria degli Esperti tra la serata di venerdì (la penultima) e quella di sabato (la finale). Se venerdì in testa c’era la Michielin (10,63%), seguita da Stadio ed Enrico Ruggeri (ex aequo al 10%), con Caccamo e Iurato lontanissimi (noni con il 5,63%), la sera della finale, incredibilmente, questi voti sono stati ribaltati: la Michielin è crollata al 6,88%, mentre Caccamo e Iurato sono saliti addirittura al secondo posto con il 10,63%. Una differenza difficile da capire visto che a votare sono state le stesse identiche persone. Rockol spiega che, comunque, anche se le percentuali non fossero variate da una sera all’altra, a vincere sarebbero stati gli Stadio seguiti dalla Michielin, ma al terzo posto non ci sarebbero stati Caccamo e la Iurato, bensì Ruggeri. Qualcuno ha malignato che dietro al terzo posto dei due giovani cantanti ci sarebbero state le pressioni delle case discografiche, desiderose di spingere un prodotto giovane piuttosto che uno più “antico” come Ruggeri, ma ora la classifica dei passaggi in radio dimostra che, forse, Via da qui è un pezzo un po’ debole di suo.
Gli album e i singoli più venduti. E le vendite, invece, come vanno? Qui la situazione è un po’ meno chiara, anche perché, ad esempio, l’album di Francesca Michielin, di20are, è uscito soltanto il 18 febbraio e dunque non può essere presente nell’ultima classifica sugli album più venduti. Stanno però andando molto bene gli Stadio, con il loro Miss Nostalgia terzo in classifica, dietro soltanto al cd di Salmo e del magico duo Gianni Morandi-Claudio Baglioni. Bene anche Elio e le Storie Tese, quinti con il loro Figgatta de blanc, e Patty Pravo, sesta (Eccomi). Poi c’è Noemi, 13esima con Cuore d’artista; Arisa, 16esima (Guardando il cielo); i Dear Jack, 17esimi (Mezzo respiro); e Valerio Scanu al 18esimo posto (Finalmente piove). Ruggeri, Caccamo, Iurato, Dolcenera e Irene Fornaciari devono accontentarsi di un posto fuori dalla top 20 degli album più venduti stilata dalla Fimi in collaborazione con Music Charts/Gfk Retail and Technology.
Tutto cambia se si considerano soltanto i singoli. In questo caso la Michielin torna a dominare, conquistando addirittura il primo posto della classifica dei singoli più comprati, sia fisicamente che in formato digitale (classifica che tiene conto anche dei passaggi in streaming audio a pagamento). Gli Stadio sono terzi, mentre va molto bene Scanu, sesto. Non si può lamentare neppure Fragola, settimo. La top 10 è chiusa da Clementino al decimo posto. Dietro ci sono Rocco Hunt (11esimo), Bernabei (12esimo), Pravo (16esima) e Arisa (19esima).
«Che figata» la Michielin all'Eurovision. Tirando le somme, possiamo dire che gli Stadio e Francesca Michielin sono decisamente i vincitori del Festival 2016. In particolare la seconda, che a 21 anni ancora da compiere si dimostra un’artista già affermata. Nonostante il viso acqua e sapone e lo sguardo timido, la ragazza di Bassano del Grappa vanta già 485mila copie vendute (dati Fimi). Partita dal palco di X Factor, dove ha vinto la quinta edizione del programma, s’è presa tutto il tempo di crescere e maturare, grazie anche all’aiuto di una grande artista che le ha fatto da produttrice, Elisa. Ora, cinque anni dopo, la Michielin è pronta a spiccare definitivamente il volo. La grande occasione l’avrà agli Eurovision 2016 di Stoccolma. Teoricamente avrebbero dovuto parteciparvi gli Stadio, in quanto vincitori di Sanremo, ma è stata la stessa band a declinare l’invito e a dire: «Se ci andasse un giovane non potremmo che essere più che contenti». Il giovane, anzi, la giovane in questione era proprio lei, Francesca Michielin. «Che figata», ha gridato alla fine della sua esibizione sul palco dell’Ariston la sera della finale; la stessa cosa che ha ripetuto a Chi nel commentare l’occasione piovutagli addosso (ma non per caso) della partecipazione all'Eurovision: «Dire che sono contenta è poco, è una cosa pazzesca. Voglio ringraziare gli Stadio, ma anche la Rai che ha scelto me». Intanto noi abbiamo preso nota della promessa che Gaetano Curreri, cantante degli Stadio, ha fatto alla Michielin nella conferenza stampa post-Sanremo: «Francesca, magari noi ti scriviamo la canzone e tu la porti all’Eurovision…». Che figata, a questo punto, potremmo dirlo anche noi. Perché è bello quando a vincere è il talento.