nell'area del sebino

Compra carburante ed evade l'Iva con fatture false: sequestrati 639 mila euro a un 44enne

Nei guai, oltre al titolare del distributore di benzina, anche tre persone di origine campana che avrebbero emesso le finte fatture per attuare la frode

Compra carburante ed evade l'Iva con fatture false: sequestrati 639 mila euro a un 44enne
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Il raggiro era basato sullo schema della cosiddetta frode carosello, che prevede l’acquisto del prodotto da Paesi comunitari in regime di non imponibilità dell’Iva e, attraverso società fittizie e false fatturazioni, consente all’azienda di comprare il prodotto a prezzi inferiori e di detrarre le tasse. In questo modo un 44enne bergamasco, titolare di un distributore di benzina nell’area del Sebino, avrebbe evaso l’Iva per un valore di 639.259 euro, sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bergamo. Il meccanismo evasivo, tra l’altro, avrebbe consentito all’indagato non soltanto di non pagare le imposte, ma soprattutto di vendere il carburante a prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli dei suoi concorrenti.

L’attività investigativa, condotta dai finanzieri di Sarnico attraverso verifiche documentali, pedinamenti, appostamenti e indagini bancarie, ha consentito di risalire a una società con sede a Brescia, esistente solo sulla carta e priva di struttura, che ha omesso sistematicamente il versamento di imposte. La società, intestata a un prestanome ma gestita di fatto da due soggetti di origine campana, era stata creata con il solo scopo di fare da mediatore tra il fornitore del prodotto petrolifero, nel caso di specie proveniente dalla Bulgaria, e il distributore stradale.

Il quarantaquattrenne, nel 2017, avrebbe acquistato 3.544.985 di carburante, sul quale avrebbe detratto indebitamente un’Iva di oltre 639 mila euro. Nei confronti dell’evasore la Procura di Bergamo ha richiesto ed ottenuto dal gip un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, per un importo pari a quello delle imposte evase. I militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato disponibilità finanziarie per oltre 414mila euro, quale saldo di conti correnti, titoli e quote di fondi d’investimento, oltre ad alcuni immobili valutati circa 225mila euro. Il tribunale di Brescia ha rigettato il ricorso presentato dai legali dell’indagato, confermando il sequestro.

Il titolare del distributore di benzina e i tre campani amministratori della società fittizia con sede a Brescia sono stati denunciati all’autorità giudiziaria; il primo per aver utilizzato false fatture per evadere il fisco, i secondi per aver emesso fatture di operazioni inesistenti, consentendo così la realizzazione della frode.

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