TORINO-ATALANTA, FORMAZIONI UFFICIALI
Mihajlovic e Gasperini hanno comunicato le scelte per il match che avrà inizio alle 12.30. Il mister nerazzurro torna a schierare Toloi e Zukanovic dal primo minuto e lascia in panchina Kessie, tornato in settimana dalla Coppa d’Africa. Il tecnico serbo preferisce Moretti a Castan, Obi si riprende il posto mentre in attacco Belotti ritorna titolare dopo la squalifica. Panchina per Iturbe che probabilmente entrerà a partita in corso.
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Vigilia particolare in casa Atalanta: al centro sportivo di Zingonia non c’è Gian Piero Gasperini a parlare in conferenza stampa. Al suo posto il preparatore dei portieri Massimo Biffi e il collaboratore tecnico Mauro Fumagalli. Si parte proprio dal primo.

I nostri portieri. «Per Gollini la società ha lavorato bene, un grande acquisto per il futuro. Berisha ha qualità importanti, quindi siamo messi molto bene. Le gerarchie sono stabilite dai valori e dal rendimento, si conquista tutto sul campo. Rispetto al passato i portieri giocano molto di più con i piedi, con Gasperini ancora di più. È sicuramente molto importante. Con me, che sono il preparatore, ci deve essere sempre un rapporto positivo. In Serie A si lavora molto sui particolari quindi c’è sempre qualcosa in cui migliorare, poi dipende anche dalla disponibilità del ragazzo. I nostri sono molto bravi a mettersi in discussione, Gollini è arrivato con un entusiasmo contagioso».
I giovani. «Mazzini è della Primavera ed è aggregato a noi fin da inizio campionato, con la partenza di Bassi invece è rientrato anche Rossi. La figura del terzo portiere è sempre considerata di secondo piano, ma ha grande importanza. Vanno considerate poi anche le qualità tecniche, che sono importanti. Rossi è cresciuto qui da noi, è importante che faccia parte del gruppo. Mazzini ha grandi qualità atletiche, ma ha bisogno di giocare e fare più esperienza possibile: infatti con noi si allena, ma poi gioca con la Primavera. Speriamo che questa sia la scelta migliore per il suo futuro. Ha delle potenzialità importanti».
La concorrenza. «È sempre uno stimolo, se uno si siede poi commette degli errori. Ora sta giocando Berisha e lo sta facendo bene, la gerarchia è questa. Ma poi ci può essere anche tra il secondo e il terzo, ci si guadagna il posto sul campo. I rigori? In Serie A li calciano tutti bene, bisogna essere pronti a tutto. Poi il portiere non ha nulla da perdere, se para fa benissimo, se no non è certo colpa sua».

Poi ecco Mauro Fumagalli, anche lui a Bergamo già da prima dell’arrivo di Gasperini.
La sintonia con Gasperini. «È stato semplice, molto naturale entrare in sintonia con lui. In campo dimostra di essere chiuso, ma poi nel rapporto personale è un tipo che si apre. Instaurare un rapporto fuori è d’aiuto per poi fare bene sul campo. Il mister è un grande comunicatore, anche riguardo al mio ruolo, la sua idea di calcio è stata chiara fin da subito. Una sorpresa molto piacevole».
Il lavoro. «Passiamo molto tempo qui a Zingonia, poi dipende da che partita bisogna fare. La settimana tipo prevede lavoro sul campo, ma anche in ufficio per studiare gli avversari e guardare di nuovo le nostre partite. Il mister mi ha sempre colpito per quanto sia in grado per controllare la situazione a 360 gradi. Per un collaboratore questo rende tutto più semplice».
Differenze con gli altri allenatori. «Mi ha colpito la sua preparazione, dal punto di vista tattico è veramente forte. La sua idea di calcio è molto interessante, propositiva, quindi diversa da quella di allenatori precedenti. Andiamo a giocare su tutti i campi per vincere, rispettando l’avversario ovviamente, ma la mentalità è cambiata in positivo. Poi chiaramente i risultati aiutano. È molto bravo nei rapporti coi giocatori, a fare chiarezza sul ruolo di ognuno in campo. Anche per questo molti ragazzi hanno avuto una crescita inaspettata».

Con il Torino. «È uno scontro diretto, con una squadra costruita per l’Europa. La maggior parte dei punti li hanno fatti in casa, sarà quindi una partita tosta. Vogliamo giocarcela, per vincere. Loro hanno in attacco tre giocatori veramente importanti, facile dire Belotti come pericolo numero uno, sappiamo che per tornare a Bergamo con un risultato positivo dovremo essere bravi a neutralizzare questi giocatori».
La formazione. «Kessié si è allenato bene, è a disposizione per la partita di domani. Io ancora non so se giocherà, fisicamente sta alla grande e può sicuramente far parte della gara. Lo stesso vale per Gomez, che ha risolto tutti i suoi problemi. Ci sono tanti giocatori che possono partire dall’inizio. Bastoni ha avuto un esordio importante, seguito da una settimana ricca di elogi. Ora deve crescere con calma per confermarsi, che è sempre la cosa più difficile. Trovare continuità è il passo successivo, il mister meglio di me sa gestire questi ragazzi».
I giovani. «Vivendo a contatto con il mister ho capito che era probabile l’esordio di Bastoni e Melegoni già in settimana, poi la conferma è arrivata domenica mattina. Alla fine di ogni allenamento il mister fa delle considerazioni su alcuni giocatori e lì riesci a capire che non sono in prima squadra per caso, ancora una volta ha avuto ragione, non solo per il risultato».