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La sentenza
Condannato a 5 anni e 2 mesi il camionista di Mozzanica che travolse e uccise un 19enne
L'uomo si era messo alla guida ubriaco, ritirata anche la patente. Ammesso alla giustizia ripartiva, ma non incontrerà i genitori della vittima
Condannato oggi (giovedì 27 giugno) a 5 anni e 2 mesi, con revoca della patente, il camionista di Mozzanica finito a processo per aver investito e ucciso con il suo camion Christian Poletto il 15 maggio 2023 a Ospitaletto, nel Bresciano.
Alla guida ubriaco
La richiesta dell'accusa era di 9 anni di reclusione per omicidio stradale aggravato, perché l'autista bergamasco si era messo al volante del tir dell'azienda per cui lavorava con un tasso alcolemico di 1,59 grammi di alcol per litro di sangue, oltre tre volte il massimo consentito per guidare un'auto, il doppio della soglia che porta alla denuncia penale. Senza contare che, per gli autisti professionali, il tasso massimo è zero.
Il 19enne era invece alla guida di un furgone della Tanghetti Salotti, dove lavorava, e si stava dirigendo alla sede di Cazzago San Martino. Le sue condizioni furono giudicate subito disperate.
La giustizia riparativa e il risarcimento
L'imputato, per quanto ferito, si era salvato e, una volta dimesso, era stato posto agli arresti domiciliari, dove è rimasto fino al marzo scorso. Il suo avvocato aveva chiesto e ottenuto per lui l'ammissione alla giustizia riparativa, che prevede un percorso nel quale i responsabili del reato si possono anche incontrare con le vittime o i loro familiari.
La famiglia di Poletto, però, non ha mai accettato di incontrare il camionista, o le sue scuse. Nonostante ciò, il percorso è partito. La vicenda civile si era invece chiusa con un accordo tra le parti per un risarcimento, elemento che potrebbe aver influito sulla sentenza.
Delinquente, e non dico altro. 1,59 di tasso alcolemico, altro che 5 anni e due mesi...