Contagi, incidenza e ricoveri in calo, ma aumentano Rt e focolai: serve tanta attenzione
Gli indicatori della curva epidemica sono in miglioramento. Fanno eccezione l'indice Rt, in aumento da due settimane consecutive, e il numero di focolai accertati (almeno nella Bergamasca)
La prossima per la Lombardia sarà una settimana con luci e ombre. La luce arriva da molteplici variabili della curva epidemiologica, che evidenziano una diminuzione sia dell’incidenza settimanale dei contagi, sia del numero delle ospedalizzazioni, sia del numero complessivo di nuovi positivi accertati in un arco temporale di sette giorni. L’ombra è rappresentata dallo spettro di un ritorno in zona arancione, destino cui paiono andare incontro diverse regioni.
Da due settimane aumenta l’indice Rt
La velocità con cui si procede nella campagna vaccinale sta giocando la sua parte nella lotta al Covid e i suoi effetti iniziano a farsi vedere. Tuttavia, in controtendenza rispetto agli altri indicatori del contagio, l’indice Rt sia a livello nazionale sia locale è in crescita da due settimane.
In Lombardia, al momento, è pari a 0.92 (a Bergamo ha il valore di 0.9). Teoricamente a 1 scattano le zone arancioni. Per evitare una marcia indietro rispetto al piano di riaperture fissato dal Governo, il neo preside delle Regioni Massimiliano Fedriga a nome degli altri governatori ha chiesto che vengano rivisti i parametri che fanno scattare il passaggio da una zona di rischio all’altra, senza focalizzarsi sull’Rt come principale “bussola” per le chiusure.
Nella Bergamasca aumentano i focolai
Strettamente correlata alla questione precedente, per quel che riguarda Bergamo vi è poi un’altra problematica: la crescita del numero di focolai familiari e scolastici (QUI trovate il link dell’articolo che approfondisce questo aspetto).
Secondo i dati in possesso dell’Ats di Bergamo, aggiornati a domenica 2 maggio, i 49 focolai familiari accertati dal 19 al 25 aprile sono saliti fino a toccare quota 69 focolai. In crescita anche quelli nelle scuole, passati nelle stesse due settimane da 6 a 12.
La campagna vaccinale
La luce in fondo al tunnel della pandemia pare arrivare dalla campagna vaccinale, che continua a procedere spedita e senza intoppi. Questa settimana la sola Asst Papa Giovanni XXIII punta a raggiungere quota 16.707 vaccinazioni complessive.
Nel complesso sono oltre 323 mila i bergamaschi che hanno ricevuto almeno la prima dose, mentre oltre 110 mila quelli che hanno completato il ciclo vaccinale. Così come è stato vaccinato anche più dell’80% degli anziani over 80. Nel complesso, a livello lombardo, il Pirellone stima che nel fine settimana si tocchi quota 4 milioni di somministrazioni; ad oggi, secondo i dati dell’Aifa, in Lombardia sono state inoculate 3.998.640 dosi sulle 4.438.010 consegnate (ossia l’89,2%).
L’epidemia in provincia
In provincia la curva epidemiologica mostrerebbe i segni di «un interessante decremento – spiega Alberto Zucchi, direttore del servizio epidemiologico aziendale -, ma con moderata velocità. Quindi è necessario mantenere tutte le precauzioni».
L’incidenza settimanale di nuovi casi è pari a 81 contagi ogni 100 mila abitanti, il livello più basso da quando è esplosa la terza ondata, con una media giornaliera di 133 nuovi positivi. Ciononostante, visto l’indice Rt in risalita, se si vuole evitare l’ingresso in zona arancione le autorità sanitarie invitano ad adottare scrupolosamente comportamenti responsabili
I numeri lombardi
Anche negli ultimi sette giorni si ha avuto nuovamente conferma del calo nel numero dei posti letto occupati negli ospedali della Lombardia. Su scala regionale, venerdì 30 aprile i pazienti in terapia intensiva erano 550 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 3.495. In una settimana, i malati Covid nei reparti di area critica sono scesi a 490, quindi 60 in meno, mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso sono 2.850, pari a un calo di 645 pazienti.