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Controllata perché in quarantena, nessuno aveva comunicato il tampone negativo al Comune

Il sindaco, su segnalazione, ha mandato le Forze dell'ordine a controllare una persona sorpresa a fare la spesa. Ma con sé aveva un certificato di avvenuto tampone con esito negativo.

Controllata perché in quarantena, nessuno aveva comunicato il tampone negativo al Comune
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Quando le comunicazioni ai sindaci non sono tempestive succedono cose assai spiacevoli. Occorre essere molto prudenti, perché con tutta questa ansia da contagio si rischia di scatenare una «caccia alle streghe». L’altro giorno a Zanica è accaduto un fatto increscioso, dove una persona è stata fermata per una verifica, perché trovata a fare la spesa al supermercato, mentre avrebbe dovuto trovarsi obbligatoriamente in quarantena. Così almeno appariva dal report che la Prefettura aveva consegnato al sindaco Luigi Locatelli. Ma al controllo, la persona esibiva il certificato di avvenuto tampone con esito negativo. Ed è lo stesso sindaco, sulla pagina Facebook, a spiegare quanto accaduto.

Luigi Locatelli

«Nel mio intervento ho parlato dell'episodio occorso fuori da un supermercato locale. Una signora è stata oggetto di verifica da parte di polizia locale e carabinieri, inviati sul posto dal sottoscritto su segnalazione pervenuta. Mi prendo la responsabilità di quanto accaduto dato che il protocollo prevede che chi è assoggettato a quarantena obbligatoria non può uscire da casa e il Comune mette in atto tutte le misure conseguenti (spesa a domicilio e monitoraggio costante) a tutela della salute pubblica. Il mancato rispetto della misura che prevede il domicilio coatto comporta durissime sanzioni penali, come è giusto che sia. Si scopre oggi in sede di accertamento che la signora ha eseguito un tampone che ne certifica da qualche giorno la negatività e ne sono lietissimo. Peccato che nei documenti che provengono dalla Prefettura, evidentemente non aggiornati, ci sia scritto "altro". Chi non capisce bene cosa ho scritto mi chiami e spiego cosa vuol dire "altro". Ho già inoltrato protesta ad Ats in modo informale cui farò seguire nota formale. Non esistono vittime né carnefici in questa storia, ma una confusione generata da una comunicazione inadeguata da chi la deve rivolgere al Comune in tempo reale e il tentativo di essere coerenti giorno dopo giorno».

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