Controlli alla stazione di Romano nel weekend, denunciati quattro stranieri irregolari
Gli agenti della Polizia locale della Bassa orientale hanno fermato e identificato decine di persone nel piazzale e ai binari
Quattro stranieri denunciati alla stazione dei treni di Romano di Lombardia dopo i controlli a tappeto effettuati dalla Polizia locale del Distretto della Bassa orientale nel fine settimana. A riportare il fatto è PrimaTreviglio.
Un'area problematica
L'area già da tempo è problematica, una delle più sensibili per quanto riguarda la sicurezza. Infatti sono ancora aperti i cantieri di Rfi per una riqualificazione, che però tarda a essere ultimata. Un fatto che ha contribuito ad aumentare il degrado in zona, dove gli agenti hanno controllato soprattutto il piazzale e i binari, per due giorni e negli orari di punta, interessati dall'andirivieni degli studenti, oltre che nelle ultime coincidenze serali. Le verifiche hanno riguardato in particolare i convogli e gli autobus, con gli uomini della Locale che hanno fermato e identificato decine di persone.
Denunciati quattro stranieri
Alla fine delle operazioni sono stati denunciati quattro uomini. Un tunisino di 28 anni è finito nei guai per aver fornito false generalità e violato le norme sull'immigrazione, non avendo un regolare permesso di soggiorno. Lo stesso vale per un ecuadoregno di 22 anni. Irregolari erano anche due tunisini, rispettivamente di 22 e 28 anni. Si è scoperto poi che per il più "vecchio" era già stato emesso un decreto di espulsione. I due sono stati accompagnati in Questura per avviare le pratiche di espulsione.
L'attenzione rimane alta
«Teniamo alta l'attenzione sulla stazione di treni - ha detto Arcangelo di Nardo, comandante della Polizia locale del Distretto della Bassa Bergamasca orientale -. Ma l'area proprio per vocazione è caratterizzata da un flusso importante di persone. Il nostro sforzo è quello di monitorare costantemente attraverso anche la videosorveglianza, per sventare traffici e, come in questo caso, fermare persone sospette».