Controlli della Locale lungo la circonvallazione: 21 patenti ritirate e due arresti per cocaina

Ventuno patenti ritirate, ben 164 punti della patente decurtati, un'auto sequestrata, due persone arrestate per detenzione e spaccio di cocaina: è questo il bilancio dell’attività di giovedì sera (21 luglio) della Polizia Locale, in servizio lungo la circonvallazione cittadina in pianificate azioni di sicurezza stradale.

Nelle poco meno di sette ore di lavoro (fino alle 4 del mattino di venerdì) tra via Cesare Correnti e la ex statale 671, gli agenti del Comando del Comune di Bergamo hanno ritirato circa tre patenti ogni ora di servizio. Quattro automobili viaggiavano, nonostante il limite di velocità sia di 70 km/h, oltre i 130 km/h (uno degli automobilisti era anche neopatentato); ben 17 automobili (anche in questo caso, due conducenti risultano neopatentati) sono state fermate perché sfrecciavano 50 km/h sopra il limite di velocità; un altro automobilista si è visto sequestrare l’auto, dato che non avrebbe potuto guidare perché la sua patente era stata ritirata di recente.

Infine, due persone sono state arrestate dopo che, all’interno del loro veicolo, la Polizia Locale ha rinvenuto 12 grammi di cocaina: l’arresto dei due uomini, entrambi gravati da precedenti per spaccio, è stato convalidato nel rito direttissimo avvenuto questa mattina (23 luglio).

«Quel che è successo la notte scorsa sulla circonvallazione - commenta il vicesindaco Sergio Gandi - dimostra quanto ancora sia necessario lavorare perché cambino le abitudini degli automobilisti sulle nostre strade. Chi viaggia a 40-60 km/h sopra il limite di velocità, indipendentemente dall’abilità al volante, mette a repentaglio la propria vita e quella di tutti coloro che incrociano sulla strada».

«Il dato delle 21 patenti ritirate in poche ore - dice invece la comandante della Polizia Locale, Gabriella Messina - fa davvero impressione, soprattutto se consideriamo le caratteristiche della circonvallazione cittadina, con molti tra svincoli e immissioni. È evidente quanto possano essere importanti e necessari servizi di prevenzione (e non certo di repressione) come questo per cercare di ridurre il numero di incidenti su un’arteria così frequentata come l’asse interurbano».