In Bergamasca sono 343 casi in più nel giro di 24 ore: «Gli ospedali sono saturi»
Come avviene ormai da diversi giorni, anche oggi (mercoledì 11 marzo) i numeri forniti dall'assessore regionale al welfare Giulio Gallera nel corso del consueto aggiornamento da Palazzo Lombardia sull'evoluzione dei contagi da Coronavirus non sono rassicuranti. Nella Bergamasca, in particolare, sono 1815, ben 343 in più rispetto a ieri. «Bergamo è la provincia con la maggioranza di casi positivi - sottolinea Gallera -. Tutti i presidi ospedalieri sono sotto pressione: sia Seriate e Alzano, che subiscono un afflusso costante di pazienti nel pronto soccorso, sia l'ospedale Papa Giovanni, che è arrivato quasi alla saturazione, che l'Asst Bergamo Ovest e l'area di Treviglio».
Complessivamente, a oggi in Lombardia sono 7280 i soggetti positivi (1489 in più rispetto a ieri), mentre i pazienti ricoverati sono 3852. «Questa crescita enorme di persone positive al test dipende dal fatto che alcuni tamponi sono stati processati solo nella tarda serata di ieri. Il numero delle persone ospedalizzate, invece, cresce di circa 500 persone al giorno - commenta l'assessore -. È un numero costante ormai da ormai tre giorni, che non registra aumenti esponenziali. Ci auguriamo che possa rimanere tale».
Aumentano anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva, arrivati a 560 (94 persone in più nel giro di 24 ore). «Si tratta del dato più preoccupante - prosegue -. È notizia di poco fa che l'Organizzazione mondiale della sanità abbia classificato questa infezione come pandemia. Le rianimazioni sono sempre più oberate di lavoro. Oltre ai 223 che siamo riusciti ad aprire nelle prime due settimane, fra ieri e oggi ne abbiamo aperti ulteriori 43, arrivando a 920 posti in rianimazione. Ne apriremo altri ancora, mentre andiamo avanti a esplorare anche altre possibilità tra cui la creazione di un'area dentro la fiera di Milano, o in un'altra struttura, dove mettere ulteriori rianimazioni. Voglio sottolineare che non esiste nessuna linea guida per privilegiare alcuni malati rispetto ad altri. Il personale fa le valutazioni sulle singole criticità dei pazienti. Il loro lavoro è teso a salvare la vita di tutte le persone, offrendo loro il meglio delle cure».
«Emerge però un elemento positivo - evidenzia Gallera -. Insieme al Governo abbiamo costruito un decreto che consente di assumere con maggiore flessibilità il personale sanitario. Ad oggi 151 tra infermieri e medici non specialisti hanno espresso la loro disponibilità e già da domani saranno operativi negli ospedali». Regione Lombardia ha attivato la casella di posta elettronica perlalombardia@regione.lombardia.it a cui possono scrivere quanti vogliano segnalare la propria disponibilità come medico o infermiere.
«Ringrazio i cittadini che stanno dimostrando di aver compreso la gravità della situazione e che stanno adattando le proprie abitudini di vita alle nuove misure restrittive - conclude Gallera -. Determinante è stato lo sforzo compiuto da tutti i media, giornali, televisioni e radio, che hanno sottolineato quanto sia importante contenere il virus. L'unico modo che abbiamo per farlo è di azzerare la propria vita sociale, limitando gli spostamenti allo stretto indispensabile».