L'indagine

Corpo trovato in riva all'Oglio, era scappato da un agguato: arrestate quattro persone, c'era di mezzo la droga

Il 32enne marocchino Soiyt Abdelilah era caduto in una trappola e, per fuggire, si era gettato da un ponte per poi annegare

Corpo trovato in riva all'Oglio, era scappato da un agguato: arrestate quattro persone, c'era di mezzo la droga
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In apertura, il luogo vicino al tratto dell'Oglio dove avevano trovato il cadavere

Il corpo di Soiyt Abdelilah era stato trovato sulle sponde del fiume a Pontoglio, al confine con la Bergamasca (vicino a Cividate al Piano), lo scorso 13 aprile.

Con una ferita alla nuca, si era iniziato a indagare, riconducendo il tutto all'ambiente dello spaccio di droga. Adesso, si è arrivati a chiudere il cerchio: in manette, infatti, sono finite quattro persone con l'accusa di omicidio, tentato omicidio aggravato e detenzione illegale di armi.

Scappa dall'agguato e annega

Ad arrestarli, come riportato da PrimaBrescia, i carabinieri di Chiari, Salò, Bergamo e Caltanissetta, che hanno eseguito gli ordini di custodia cautelare in carcere. Uno dei quali, nei confronti del presunto principale responsabile di quanto avvenuto un mese fa.

Marocchino come la vittima, secondo le ricostruzioni avrebbe attirato con gli altri, nel tardo pomeriggio del 12 aprile, il 32enne e un suo parente in una trappola sulle rive del fiume. Lo aveva in seguito aggredito in gruppo, con alcuni soggetti dotati anche di armi da fuoco. Un agguato maturato nella contesa del territorio per la vendita di stupefacenti, ma dal quale Abdelilah cercò di fuggire gettandosi da un ponte nell'Oglio, per poi però annegare. Il corpo dell'uomo era stato trovato il giorno dopo in località Maglio dai vigili del fuoco ed erano così partite le verifiche dei militari, coordinati dalla Procura di Brescia.

Identificazioni e perquisizioni

L'omicidio del maghrebino, quindi, è considerato una conseguenza nella lotta per il predominio nello spaccio di droga, fra due gruppi rivali, in un territorio strategico al confine tra le province bresciana e orobica.

Altri soggetti durante le operazioni sono già stati identificati, inoltre si sono effettuate perquisizioni nelle province di Bergamo, Brescia e Caltanissetta.

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