Corso d'educazione sessuale discriminatorio? La Traccia: «L'oggetto dell'esposto non sussiste»
Una petizione online ha già raccolto mille firme contro il corso di educazione sessuale promosso dalla scuola paritaria di Calcinate. L'Istituto però respinge tutte le accuse con fermezza
«La Traccia da sempre si propone come scuola della persona, tesa a promuovere il valore di ogni singolo individuo nella sua originalità secondo i principi costituzionali. Il percorso di educazione all’affettività in vigore presso l’istituto scolastico non adopera le pagine e i materiali menzionati, pertanto l’oggetto dell’esposto non sussiste, e la scuola è disponibile a darne documentazione alle autorità preposte qualora lo richiedessero».
Così il legale rappresentante, il rettore, i coordinatori didattici e il presidente dell'associazione genitori "Amici della Traccia” intervengono nel merito dell’esposto firmato da circa 1.000 persone (ieri erano 700 ndr) tra cittadini, associazioni e politici locali contro la scuola paritaria di Calcinate.
Nel documento, inviato al Provveditorato provinciale e all’Ufficio scolastico della Lombardia e per conoscenza al ministero dell’Istruzione, i firmatari sostengono che il corso di educazione sessuale e all’affettività promosso dalla scuola sarebbe caratterizzato da «pregiudizi ideologici e religiosi», contribuendo così a rafforzare «gli stereotipi e il binarismo dei ruoli di genere».
Sotto accusa è finito anche il volume “Educare all’affettività”, utilizzato durante il corso, che riporterebbe contenuti «discriminatori e antiscientifici» a detta dei promotori della petizione. Attacchi che però la dirigenza scolastica respinge fermamente.
«Il libro, editato nel 2011, è da anni fuori commercio e non è utilizzato come sussidio fornito né agli alunni né ai docenti – sottolineano dalla scuola in un comunicato stampa -. Il nostro istituto, estraneo da sempre a scontri ideologici, in questi tempi di emergenza educativa aggravata dalla pandemia, intende proseguire il suo percorso formativo quotidiano, che si svolge nel rispetto del valore di ogni persona, delle normative vigenti, dell’autonomia scolastica e si fonda sul patto stipulato con le famiglie che da 36 anni condividono e sostengono il nostro impegno educativo».