Cosa vuol dire al giorno d'oggi avere sei bocche da sfamare

Luca è nato mercoledì 23 agosto alle 22.12 con un peso di 3 chili e 660 grammi. Nella casa di Capriate San Gervasio si aggiunge ancora un volta un posto a tavola, l’ottavo. Già, perché mamma Monica Borlenghi (41 anni) e papà Sergio Locatelli (46) non sono certo dei neofiti di pannolini e biberon. I due hanno visto arrivare la cicogna per ben sei volte. Andrea, 20 anni, Ilaria e Alice, 17 anni, Claudia, 11 anni e la più piccola (finora) , Laura, 6 anni sono gli altri fratellini del piccolo Luca. È una famiglia allargata quella di Sergio e Monica, residenti a San Gervasio in via Trento. Mamma Monica (originaria di Vimercate) impiegata fino a qualche anno fa in un negozio del Globo a Busnago e il papà Sergio, san gervasino doc, e di professione elettricista, stanno insieme da più di 10 anni, «Entrambi siamo reduci da due matrimoni - ha spiegato mamma Monica, dimessa sabato dal reparto di Maternità dell’ospedale di Vimercate - Quando ci siamo conosciuti io avevo già avuto Andrea e Ilaria, mentre Sergio, Alice. Poi, dalla nostra unione sono arrivati Claudia, Laura e infine, Luca. Sono stata io stessa a desiderarlo, perché volevo tanto un maschietto».
E per i genitori avere un sesto figlio in casa a cui badare non sembra essere un problema. «I nostri ragazzi sono molto indipendenti - hanno ammesso i genitori - Andrea, il più grande, va già al lavoro, mentre Ilaria e Alice frequentano le superiori. Lui è il primo ad alzarsi alla mattina e a preparare la colazione, seguito poi dalle ragazze che prendono il pullman per raggiungere le rispettive scuole. Anche le più piccole si muovono con i mezzi pubblici. La giornata viene quindi scandita dai rispettivi impegni e ai diversi orari; ognuno è stato affidato un compito». Per esempio, a Claudia spetta il compito di apparecchiare, mentre a Laura quello di sistemare la tavola; i più grandi, invece, danno anche una mano ai piccoli nei compiti a casa. Ma, al di là dell’organizzazione, per capire la mole di lavoro domestico quotidiano nella casa di via Trento, basti pensare che le lavatrici sono almeno tre. «Abbiamo preso il ritmo giusto, scandito dagli impegni della giornata. Luca poi al momento è tranquillissimo, ci sono già le più piccole che vogliono prenderlo in braccio e accudirlo. E poi lui è l’ultimo, promesso».