Cose da sapere sul Ramadan
Per quasi tutti i 400 milioni di fedeli musulmani sparsi nel mondo, lunedì 6 giugno è cominciato il mese di Ramadan. Questa ricorrenza inizia nel nono mese lunare del calendario islamico e durante questo periodo i praticanti devono osservare il digiuno dall’alba al tramonto, oltre che astenersi dall’assunzione di alcolici, tabacco e rapporti sessuali. Si tratta di un mese particolare, in cui i fedeli islamici si dedicano alla contemplazione e alla riflessione. Secondo il Corano, in questo mese Maometto ricevette una rivelazione dall’Arcangelo Gabriele e il digiuno vuol essere lo spunto offerto ai musulmani per comprendere a fondo l’autodisciplina, la pazienza e l’amore. Quando il Ramadan giunge al termine, si dà il via al festival Id Al Fitr, tre giorni di vita in famiglia per celebrare la fine del digiuno.
Chi lo rispetta. Il precetto del Ramadan è obbligatorio per tutti gli adulti musulmani, uomini e donne, che godono di buona salute. Vi sono alcuni in casi in cui si può essere esentati dal digiuno: quando una persona è malata e sa che l'assenza di cibo nelle ore del giorno provocherebbe un peggioramento delle sue condizioni, le donne in gravidanza, le donne in allattamento (anche di figli non loro), i viaggiatori. È lecito interrompere il Ramadan anche sotto minaccia di morte o se una donna ha il ciclo mestruale o ha da poco partorito.
I cinque precetti del mese sacro. Durante questo periodo i fedeli musulmani sono chiamati a rispettare cinque doveri o precetti. A caratterizzare il mese sacro, soprattutto agli occhi occidentali, è sicuramente il digiuno eseguito durante le ore diurne del mese del Ramadan. Tuttavia non vanno dimenticati anche gli altri quattro doveri: la professione di fede, il pellegrinaggio verso La Mecca, la pratica della beneficienza e l'osservanza delle cinque preghiere canoniche dell'Islam, da recitare una all'alba, una a mezzogiorno, una al pomeriggio, una al tramonto e una di notte. In generale, durante il Ramadan, i musulmani dovrebbero evitare qualsiasi attività che possa entrare in conflitto con la spiritualità che è richiesta durante l'arco di tutto il mese.
Come si calcola. A stabilire quando debba tenersi il Ramadan è il calendario lunare (composto da 354 giorni) e ogni anno il mese (generalmente il nono) cade 11 giorni (12 se l'anno è bisestile) prima dell'anno precedente, in modo che ogni 33 anni si compia il giro dell'intero calendario. Il mese di Ramadan di anno in anno capita in un momento differente, e quindi man mano in una stagione diversa. Questa scelta consente a tutti i musulmani del mondo di vivere il Ramadan in condizioni di equità: nell'arco di 33 anni il mese capita infatti sia d'inverno che d'estate, sia con le giornate brevi che con quelle lunghe.
Ramadan e app. Come rivela Wired.it, anche il Ramadan sta al passo coi tempi e si allea con la tecnologia. Non per tutti digiunare può essere una cosa semplice. Per questo l’Oms ha lanciato in Senegal un’app che darà una mano ai diabetici nella gestione del digiuno. L’applicazione si chiama mDiabetes e tramite sms invia al cellulare diversi messaggi con suggerimenti, avvertimenti e consigli. Ma le app per islamici che digiuneranno con l’aiuto della tecnologia non finiscono certo qui. Si va dal calendario (Muslim Pro - Ramadan 2016) che ricorda l’esatto inizio del mese sacro e l’orario delle preghiere in tutti i luoghi del mondo; al localizzatore (Ramadan Duas) che indica l’orientamento giusto per le preghiere. Ancora, Ramadan Bundle, che fornisce le ricette più tradizionali per i festeggiamenti notturni, in versione salutista.