Cucina i funghi raccolti in giardino nel Cremasco e muore intossicata
A Spino d'Adda una donna di 71 anni è morta una settimana dopo aver ingerito dei funghi velenosi
Scomparsa per avvelenamento da funghi mangiati da più di una settimana. Una tragedia che ha dell’incredibile quella che lunedì è costata la vita ad donna di 71 anni, L.C, mancata per le conseguenze di quella che probabilmente è stata l’ingestione di alcuni funghi apparentemente innocui, colti nella zona. E invece velenosi. Lascia il marito e due figli.
I funghi raccolti in giardino, poi il malore
Tutto è cominciato domenica della scorsa settimana, quando la signora ha trovato e raccolto alcuni funghi nel giardino dell’abitazione. Senza pensarci troppo, la sera stessa li ha cucinati per cena, senza dire nulla né al marito né ai figli. I primi problemi di salute si sono presentati immediatamente: quella notte la signora ha cominciato a soffrire di un acuto mal di pancia, senza, tuttavia, dare troppa importanza alla cosa. Nella settimana successiva la salute è andata via via peggiorando, ogni giorno che trascorreva i dolori peggioravano. Domenica si è decisa a chiamare i soccorsi. Il dolore era insopportabile e quando è arrivata l’ambulanza è stata immediatamente portata d’urgenza all’ospedale di Crema, dove i medici hanno subito capito che si trattava di una severa intossicazione alimentare. Dopo svariate domande, la signora si è ricordata di aver mangiato quei funghi selvatici la settimana prima. Sfortunatamente le sue condizioni di salute erano ormai compromesse. Si è spenta all’ospedale di Crema tra la disperazione dei parenti, poche ore più tardi.
Funghi velenosi in giardino
Nel nostro territorio non sono presenti molti funghi velenosi, ma tra i più pericolosi e diffusi c’è senza dubbio l’Amanita phalloides, che secondo l’ipotesi più probabile in questo momento è la specie responsabile della scomparsa della signora. Il fungo si presenta con un aspetto giallo o bianco, gradevole, invitante, carnoso, anche caratterizzato da buon profumo, tutte caratteristiche che potrebbero aver spinto la signora a cucinarlo. Altri indizi sono che l’Amanita quest’anno ha avuto una grande diffusione a causa delle condizioni climatiche favorevoli, e può essere trovata ovunque, perfino nei giardini di casa. Anche i sintomi di una eventuale ingestione combacerebbero: dolori addominali dopo alcune ore dall’ingestione che portano la morte delle cellule epatiche e la necrosi del fegato, e di conseguenza la morte. A causa della tossicità estremamente elevata e dell’elevato polimorfismo che lo rende simile a molte altre specie l'avvelenamento da Amanita falloide ha quasi sempre esito letale.