Inciviltà

Cumulo di rifiuti abbandonati a Filago, ma il “furbetto” si dimentica un documento col suo nome

La zona di via Rodi è ostaggio del fenomeno, molto spesso i colpevoli non vengono individuati. Questa volta, invece, l'autore ha fatto un passo falso

Cumulo di rifiuti abbandonati a Filago, ma il “furbetto” si dimentica un documento col suo nome
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Il problema dell’abbandono di rifiuti, nella zona di via Rodi a Filago, è noto ormai da tempo: si tratta di piccoli artigiani e titolari di imprese edili che, per risparmiare tempo e problemi, scaricano il materiale inerte e quello di scarto in parte alla strada e nel piazzale vicino. Stavolta, però, uno di loro è stato identificato dalle forze dell’ordine e dovrà pagare una multa e ripulire il terreno.

Il fatto è riportato oggi (martedì 31 gennaio) dall’Eco di Bergamo: la segnalazione era arrivata sabato scorso al sindaco Daniele Medici e alle tre guardie ecologiche volontarie del Plis del Brembo, durante un turno di sorveglianza del territorio.

A smascherare il “furbetto” è stato un documento di trasporto per materiale da costruzioni (una “bolla”, come la chiamano nel settore), in cui veniva riportato il suo nome: il Comune lo ha convocato e riceverà un verbale ed una multa. Inoltre, sarà obbligato a sgomberare l’area, che è di proprietà di un privato.

Stando a quanto riportato dal primo cittadino, il fenomeno si ripropone di frequente, dato che gli artigiani che lavorano in nero, non potendo scaricare nelle piattaforme apposite, che richiedono un regolare documento, ricorrono a questo sistema per liberarsi degli scarti. Molto spesso, il colpevole rimane sconosciuto e l’Amministrazione, l’anno scorso, ha speso più di tremila euro per smaltire rifiuti, amianto e cartongesso, lasciati anche nel Parco del Brembo. Ad oggi, sono state verbalizzate solo tre multe.

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