Dal 28 aprile al 4 maggio sono mille i contagi in Bergamasca: i dati Comune per Comune
L'Ats: «Lievi ma promettenti segnali di ripresa del decremento della curva epidemica». La media giornaliera dei casi incidenti scende da 167 a 143 casi; l’incidenza complessiva settimanale cala da 102 a 87 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti
Mille contagi settimanali da Covid tondi tondi. Tanti sono i casi conteggiati dall’Ats di Bergamo da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio sull’intero territorio provinciale. Un computo che conferma l’andamento decrescente dell’epidemia nella Bergamasca. Nel monitoraggio reso noto oggi, mercoledì 5 maggio, si contano infatti 172 positivi in meno rispetto al setting precedente, pari a un calo del 15 per cento sul totale delle positività.
La flessione della curva epidemiologica è confermata anche da altri due indicatori: la media giornaliera dei casi incidenti, scesa a 167 a 143 casi, e l’incidenza complessiva settimanale calcolata a livello provinciale, che passa da 102 a 87 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti nel periodo in osservazione.
«La situazione complessiva della terza ondata in provincia di Bergamo mostra, negli ultimi sette giorni, lievi ma promettenti segnali di ripresa del decremento della curva epidemica», sottolineano dall’Ats di Bergamo. Identico alla scorsa settimana, invece, il numero di Comuni con zero casi incidenti, fermi a 76.
«La principale area critica è tuttora rappresentata dal territorio afferente all'ambito dell'Alto Sebino – aggiungono da via Galliccioli - soprattutto a causa di focolai intra-familiari. A causa delle positività diagnosticate in bambini e ragazzi è stato necessario mettere in quarantena anche numerose classi scolastiche».
«Il passaggio di fascia da arancione a giallo – conclude l’Ats -, potrebbe determinare, come è successo nel corso della seconda ondata, un rischio di possibili risalite della curva epidemica nel nostro territorio». Per questa ragione le autorità sanitarie invitano nuovamente a rispettare rigorosamente tutte le norme anti-Covid, in particolare nelle circostanze in cui aumenta il rischio di contagio, come a bordo dei mezzi pubblici.