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Dal 30 giugno al 6 luglio sono 55 i contagi in provincia: i dati Comune per Comune

La media giornaliera dei casi incidenti rimane stabile, come l’incidenza complessiva settimanale, pari a 5 casi ogni centomila bergamaschi

Dal 30 giugno al 6 luglio sono 55 i contagi in provincia: i dati Comune per Comune
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«La situazione complessiva dell'epidemia in provincia di Bergamo evidenzia nuovamente una curva solidamente posizionata su bassissimi livelli di incidenza». A dirlo è l’Ats, analizzando il report riguardante i contagi accertati ogni settimana nella Bergamasca.

In particolare, da mercoledì 30 giugno a martedì 6 luglio, sono 55 i positivi al Covid diagnosticati, 2 in meno rispetto alle positività conteggiate nel precedente monitoraggio. Un calo pari al 4 per cento, contro il 43 per cento rilevato la settimana scorsa.

La media giornaliera dei casi incidenti rimane stabile a 8 contagi quotidiani, come la scorsa settimana, così come il valore dell’incidenza complessiva settimanale, calcolata a livello provinciale, che segna nuovamente 5 nuovi casi ogni 100 mila bergamaschi. «In senso temporale – commentano da via Galliccioli -, siamo ritornati ai livelli d’inizio agosto del 2020».

Invariato, rispetto al report diffuso mercoledì scorso, anche il numero di Comuni con zero casi incidenti, nel complesso 210, ossia l’86 per cento delle amministrazioni locali. «Sono totalmente Covid-free – aggiunge l’Ats -, in termini di incidenza settimanale, gli ambiti di Monte Bronzone-Basso Sebino, Val Brembana e Valle Imagna-Villa d'Almè. Gli ambiti dell’Alto Sebino e dell’Alta Val Seriana e Valle di Scalve presentano un solo nuovo contagio nella settimana osservata; un fenomeno analogo è stato osservato per l'ambito di Grumello del Monte».

Copertura vaccinale elevata

Stando all'ultima valutazione effettuata, eseguita domenica 4 luglio, ha ricevuto almeno la prima dose l'86,6 per cento del target teorico da raggiungere, che è rappresentato dal 70 per cento della popolazione bergamasca.

«La copertura reale si ottiene però soltanto quando il ciclo vaccinale è stato completato – conclude l’Ats -. I recenti focolai territoriali e, soprattutto, la presenza della variabile Delta, per ora in quantità fortunatamente non rilevanti, ci devono tuttavia far ricordare che il rischio di possibili risalite della curva epidemica è sempre presente».

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