Dalla carriera in Sacbo alla passione per il country: addio a Remo Ceriotti, alias Mr. Cadillac
È deceduto a 54 anni a causa dell'aggravarsi di un brutto male. Due anni fa le nozze con l'amata Isa. I funerali si terranno il 24 marzo ad Azzano
di Laura Ceresoli
Quella tra Remo Ceriotti e la sua Isabella Saradini era una storia d'amore d'altri tempi. Una favola scandita dai ritmi della musica country che, però, si è spezzata troppo presto. "Mr. Cadillac", come come tutti lo chiamavano per la sua passione per l'America e le auto d'epoca di cui era un collezionista, si è spento ieri, lunedì 21 marzo, all'età di 54 anni a causa di un male incurabile contro il quale lottava con tenacia dal 2020.
Originario di Azzano San Paolo, Ceriotti faceva parte da quindici anni dell’organico della Sacbo, società che gestisce l’aeroporto di Orio, dove si occupava di consulenze. Prima di approdare allo scalo orobico, aveva collaborato con altre note realtà del territorio, come Italcementi e Zurigo Assicurazioni.
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente anche il sindaco di Azzano San Paolo, Lucio De Luca, che il 24 settembre 2020 aveva officiato le nozze di Remo e Isabella nel palazzo comunale. Una cerimonia originale, la prima in stile western, con tanto di canzoni tipiche e duetto canoro dei neo sposi. La coppia, infatti, faceva parte della "Mismountain Boys", una bluegrass band attiva in Bergamasca dal 2005.
«Mi dispiace tanto - commenta Lucio De Luca -. L'ho conosciuto non molto tempo fa, in occasione del suo matrimonio che celebrai io. Sicuramente è stato uno dei più singolari, in stile western e con musica country. Fuori ad aspettare gli sposi una delle sue macchine americane. Come sempre, giorni prima del matrimonio, incontrai i futuri sposi, Remo e Isabella. In quel contesto ebbi l'occasione di conoscerli meglio. Mi raccontarono come si erano conosciuti e delle loro passioni, la cultura country e la musica. Mi parlarono anche della malattia di Remo. Non nascondo che mi sorprese e mi commosse vedere la forza, l'entusiasmo, la simpatia e la consapevolezza di entrambi, ma soprattutto di Remo. La notizia, benché fosse attesa, mi ha colpito molto. Mi stringo a Isabella e a tutti gli amici e le persone che gli volevamo bene. Se il paradiso può avere la forma delle nostre passioni, quello di Remo sarà sicuramente il Texas o l’Arizona, o magari il Wyoming, tra deserti e praterie, in qualche ranch, o percorrendoli su un cavallo o su una Cadillac cabriolet bianca».
Dopo il matrimonio, la coppia si era trasferita a Presezzo, paese d'origine di Isabella. È lo stesso Remo, in un'intervista rilasciata a noi di Prima Bergamo nel 2020, a ricordare il loro primo incontro: «Ho visto per la prima volta la mia futura moglie per caso a dicembre 2007, dopo un concerto. Io e la mia band siamo andati a mangiare una pizza al “Black horse” di Presezzo, locale gestito da Isabella e dalla sua famiglia. Ci siamo atteggiati da superstar, vestiti com'eravamo coi costumi di scena e, visto che eravamo alla ricerca di nuovi ingaggi, ci siamo proposti come musicisti per il locale. All'inizio Isabella ci guardava un po' dall'alto in basso. Poi ho scoperto che anche lei amava suonare la chitarra e cantare brani country. Qualche tempo dopo è venuta ad assistere a un nostro concerto ad Azzano, dove è stata invitata a salire sul palco e si è esibita in una canzone di Mark Knopfler. Poi ci siamo rivisti a una fiera equina (Isabella è anche una veterinaria di cavalli, ndr), ha iniziato a seguirci in sala prove e col tempo è diventata parte integrante della band. Piano piano è sbocciato anche un sentimento tra noi».
Remo aveva conosciuto il mondo a stelle a strisce attraverso la passione trasmessagli dallo zio materno Emilio Fumagalli, pittore, scultore e polistrumentista. Si era laureato in Economia e commercio discutendo una tesi sugli "Eighteen wheelers", i trucks americani. Nel frattemp,o aveva iniziato a strimpellare il 5th string banjo, la chitarra, la squareneck dobro e la pedal steel. Dal 2002 aveva iniziato la spola verso gli States con un ritmo di tre viaggi all'anno alla ricerca delle origini del sogno americano. Nel 2005 aveva risposto a un annuncio sull'inserto domenicale gratuito del Corriere dei piccoli in cui si ricercava una chitarra e una voce per formare un gruppo. Così era iniziata la storia dei Mismountain Boys.
Carattere aperto, socievole, sempre disponibile, Mr. Cadillac ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che hanno incrociato il suo percorso. Tanti i messaggi di cordoglio comparsi in questi giorni sulla sua pagina Facebook.
L'amata moglie Isabella, ora chiusa in un profondo dolore, ha rivolto un particolare ringraziamento ai dottori Bernini, Bianchi, Bonfanti, Guerrasio e Magnoni, che lo hanno seguito e sostenuto in questo lungo percorso di malattia, alle sue colleghe Ilaria, Chiara e Raffaella che gli sono state vicino, ai tanti amici e colleghi che lo hanno supportato e incoraggiato. La salma si trova nella Casa funeraria Ceresoli via Calvi a Ponte San Pietro. Il funerale avrà luogo giovedì 24 marzo alle 15 nella chiesa parrocchiale di Azzano San Paolo.