Dalla Regione 1,4 milioni per le vaccinazioni anti-Covid con i medici di base
La giunta ha approvato una pre-intesa che prevede fino a 1 milione 422 mila euro, di cui 24 mila destinati alle attività di vaccinazione negli studi medici o in sedi esterne
Stando alle parole del commissario straordinario Domenico Arcuri la speranza è l’ultima a morire, ma con ogni probabilità il piano vaccinale nazionale anti-Covid slitterà di almeno un mese a causa dei tagli e dei ritardi nelle forniture da parte delle aziende produttrici. Nel frattempo Regione Lombardia si sta muovendo per organizzare la campagna vaccinale che coinvolgerà il grosso della popolazione e per la quale sarà richiesta la collaborazione dei medici di famiglia.
In particolare, la giunta lombarda, su proposta del vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, ha approvato una pre-intesa sull’accordo integrativo con i medici di medicina generale affinché partecipino alle somministrazioni delle dosi. Il piano prevede un investimento fino a 1 milione 422 mila euro, di cui 24 mila destinati esclusivamente alle attività di vaccinazione negli studi dei medici o in sedi esterne.
«Si tratta di un importante risultato - commenta l’assessore Moratti - che trova riferimento nella legge 33 del 2009, dove si fa riferimento alla contrattazione collettiva regionale della Medicina convenzionata e di attuazione dell'accordo collettivo nazionale e di gestione delle graduatorie di settore. La pre-intesa punta al coinvolgimento dei medici di medicina generale, anche in termini di sensibilizzazione degli assistiti. Un passo significativo, teso a rafforzare la collaborazione della Regione e delle Ats con i medici che vivono e operano sul territorio e ben conoscono i pazienti. Credo sia un'alleanza strategica da sostenere».
La delibera costituisce un fondo regionale destinato ad aumentare del 20 per cento la presenza oraria del personale di studio rispetto agli orari minimi richiesti. L'intesa prevede anche premialità finanziate coi residui di progettualità degli anni precedenti e con un eventuale intervento integrativo da parte della Regione con le Ats.