Dalmine, ha chiuso l’edicola del Robi
Lo storico chioschetto di giornali situato davanti all’ex direzione della Tenaris, proprio ai piedi della Torre Suardi-Camozzi, è chiuso. Nello scorgere l'avviso appiccicato sulla saracinesca color verde bottiglia, parecchi cittadini incuriositi rallentano il passo per leggere i motivi di questo repentino fermo. Qualcuno pensa che l'edicolante si sia preso una meritata vacanza dopo un lungo anno di instancabile lavoro. Invece, pare proprio che questa pausa sia destinata a durare un po' più del previsto. Roberto Tevenini, 56 anni, titolare dell’edicola da ormai 19 anni, ha dovuto ricorrere a un periodo di riposo forzato per motivi personali di salute che lo hanno costretto a cedere l'attività. «Un altro luogo di ritrovo, di cultura e di libri che non c'è più, speriamo che altri subentrino nell'attività», dice Enzo Suardi dell’Associazione Storica Dalminese.
Questo chiosco, d'altronde, era un vero e proprio punto di ritrovo. Grazie alla sua posizione centrale, era diventato un luogo di aggregazione, dove parecchi dalminesi, dopo aver acquistato il giornale, si fermavano a fare due chiacchiere per parlare di politica, spifferare qualche pettegolezzo o semplicemente per chiacchierare del più e del meno. Roberto, aperto e socievole, aveva sempre la battuta pronta e un ottimo senso dell'orientamento. Si dice infatti che Tevenini fosse meglio di Google Maps quando si trattava di fornire indicazioni stradali. Turisti, stranieri, ma anche qualche bergamasco un po' spaesato, si sono spesso recati alla sua edicola per chiedere informazioni. La triste notizia della chiusura ha già fatto il giro dei social, in particolare sulla pagina "Sei di Dalmine se". «L'edicola di Robi, anche per merito suo, era diventata una piccola agorà - scrive F.B. -. Chi la frequentava trovava gente aperta allo scambio di pareri sui più disparati argomenti, dalla politica, allo sport, ai libri, ai viaggi, alle cose personali, alle proposte e...