Deve pagare il bollo di un’auto che ha venduto trent’anni fa

Quella vecchia Fiat 127 l’ha venduta da trent’anni, ma Regione Lombardia gli chiede ancora il pagamento del bollo. È una vicenda a tratti surreale, quella che vede protagonista Pietro Redaelli, residente a Cascina Gattafame, a Verderio (Lecco), e che già nel 2015 aveva denunciato un fatto del tutto identico. Che a tre anni di distanza si è ripresentato. Ne ha parlato il Giornale di Lecco.
Bollo auto, ma… l’auto non c’è più. «Quella Fiat 127 l’ho venduta nel 1989, praticamente trent’anni fa – racconta Redaelli – A luglio del 2015 dalla Regione mi era arrivata una richiesta di pagamento del bollo di quell’anno: si trattava evidentemente di un errore. L’atto di vendita dell’auto, però, non ce l’ho più, quindi mi sono rivolto all’Aci di Merate e ho chiesto consiglio su come muovermi. Ho scritto di mio pugno una dichiarazione con la quale ricordavo la cessione del veicolo, tutto sembrava risolto».
Una situazione surreale. Per il 2015 nulla è stato più richiesto dalla Regione, così come per il 2016 e 2017. Pochi giorni fa, però, ecco ripresentarsi il problema. «Mi è arrivata a casa una lettera con la quale la Regione mi chiede il pagamento di 112,29 euro di bollo per il 2018 – spiega il verderese – Mi è sembrato un incubo. A parte che non capisco perché mi abbiano chiesto il bollo nel 2015 e nel 2018 e non nel 2016 e 2017, ma perché in Regione non risolvono questo problema? Quella vecchia macchina non so nemmeno più dove sia, probabilmente è stata addirittura rottamata. Ora mi tocca tornare all’Aci, tornare a scrivere, a far valere le mie ragioni e… incrociare le dita. Mi sembra del tutto ovvio che quel bollo non lo devo pagare, speriamo lo ritengano ovvio anche in Regione».