Diario di un tifoso da Rovetta #7 Adesso si inizia a fare sul serio

L’Atalanta è tornata a sudare ieri pomeriggio dopo un giorno e mezzo di riposo. L’ha fatto davanti a una tribuna ancora una volta gremita di tifosi, entusiasti di vedere i loro beniamini mettere fieno in cascina per in vista della prossima stagione. Lo striscione “Grazie mister” appeso a inizio ritiro è stato affiancato da un “Noi bailamo con il Papu”, disegnato dalle stesse mani (vista la grafica in tutto e per tutto uguale). Rispetto a domenica, non sono tornati in ritiro i giovani Eguelfi ed Emmanuello, entrambi in partenza direzione Cesena, mentre oggi sbarcherà in Val Seriana Andrea Petagna, pronto a lavorare per convincere nuovamente mister Gasperini a puntare su di lui come titolare.
Due amichevoli. Questa settimana sono in programma due partite, entrambe contro squadre già affrontate l’anno scorso: la prima, questo pomeriggio a Rovetta alle 17, vedrà Gomez e compagni sfidare il Brusaporto, reduce dal sesto porto nel girone C di Eccellenza; la seconda si giocherà domenica, a Clusone, contro la Giana Erminio, arrivata ai playoff di Lega Pro nel 2016-2017. Per la sfida ai biancazzurri di Gorgonzola ci sarà da pagare un biglietto di ingresso da cinque euro: decisione non dell’Atalanta, ma di chi gestisce l’impianto della città dell’orologio. In entrambe le occasioni, specialmente oggi pomeriggio, si consiglia vivamente a chi vuole essere sicuro di trovare un posto a sedere di arrivare al campo con largo anticipo e pronto a fronteggiare il caldo.








L'allenamento. Lavoro equamente diviso fra atletica e pallone: i giocatori sono rimasti in palestra per la prima ora, presentandosi sul prato verde solo verso le 17.50. Anche oggi sono stati preparati due campi diversi su cui i giocatori si sono alternati affrontando in ognuno due esercizi. Il rettangolo più lontano dalle tribune ha previsto prima un possesso palla semplice, poi uno con varie porticine in cui far transitare i passaggi diretti ai propri compagni di squadra. Sul campetto proprio sotto la tribuna, invece, prima si è giocata una partitella a una porta sola con l’obbligo di far partire l’azione dal “jolly” nella posizione di vertice basso, poi una partitella classica. Lo staff tecnico ha deciso di posizionare più vicino alla tribuna gli esercizi sicuramente più spettacolari, un dettaglio da cui si capisce l’attenzione che tutto il mondo Atalanta riserva ai propri sostenitori. Ancora una volta è stato Gomez a suscitare il maggiore entusiasmo: dopo un meraviglioso colpo sotto che è andato a baciare la traversa si è alzato automaticamente il coro «Papu, Papu, Papu». È sempre più chiaro come l’argentino sia il vero e proprio leader e uomo immagine di questa Atalanta. Il lavoro con la palla è stato solo un intermezzo fra la prima parte atletica e la seconda, con quest’ultima che ha visto per la prima volta da inizio ritiro i calciatori impegnati in diverse ripetute intorno al campo. Fino ad oggi il gruppo aveva corso solo nei boschi di Lantana, ad eccezione di chi è arrivato a lavori in corso, battezzato con una corsa sul campo. Molto probabilmente, quindi, queste ripetute sono state svolte per valutare i miglioramenti fisici di ogni singolo calciatore dopo una settimana di lavoro.
Il tifoso del giorno. Fra i tifosi in tribuna abbiamo incontrato un volto amico di BergamoPost e dei suoi lettori: si tratta di Antonio, atalantino di Toscana intervistato in passato da Fabio Gennari e arrivato ieri direttamente da Piombino. «Sono arrivato ieri pomeriggio e seguirò i ragazzi fino a venerdì. È il secondo anno che vengo al ritiro dell’Atalanta: l’anno scorso sono rimasto molto affascinato da questa esperienza e ho deciso di bissare. La mia passione è nata quando ero bambino, è un amore viscerale che porto sempre con me. La Dea è una squadra fantastica, di una città bellissima, e mi ha sempre appassionato il suo modo di giocare. La distanza da Bergamo non mi permette di frequentare molto lo stadio. L’ultima volta ci sono stato vent’anni fa, nel 1997, un 2-2 casalingo col Perugia caratterizzato da un ultimo quarto d’ora scoppiettante in cui sono stati realizzate tutte le marcature. Purtroppo anche le grandi vicende dell’anno scorso le ho potute seguire soltanto in televisione, ma per la stagione prossima spero di riuscire a stare più vicino all’Atalanta anche dal vivo, magari andando a Firenze e a Roma che logisticamente per me sono più semplici. Sicuramente cercherò di fare almeno una trasferta di Europa League, in Spagna, Francia o magari in Inghilterra. Dall’anno prossimo prima di tutto mi aspetto la salvezza, e poi di fare del nostro meglio, come sempre, sia in campionato che nelle coppe, ma sono sicuro che questi ragazzi in mano a mister Gasperini faranno bene. Sono contento del mercato e dei giovani che abbiamo preso. Alcuni, a differenza di Ilicic, sono nomi completamente nuovi, ma per esempio Cornelius mi incuriosisce molto. Gomez va ringraziato per essere rimasto. Vediamo se entro la fine del mercato arriverà qualche altro colpo, de Roon sarebbe un sogno, ma mi accontenterei anche di una nuova punta centrale».