Ci sono anche Prandelli e Mazzarri

AAA, cercasi panchina Quanti allenatori a spasso

AAA, cercasi panchina Quanti allenatori a spasso
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Neanche il tempo di tracciare il bilancio della stagione calcistica internazionale e già imperversa il calciomercato. Tra giocatori sognati, altri incedibili che poi se ne vanno e campioni già accasati in nuovi club, la programmazione della stagione di una squadra dipende in primis dal nome dell’allenatore. Giugno è storicamente il mese in cui si “assesta” la struttura della squadra, per arrivare al raduno di luglio con un tecnico, nuovo o confermato, che ha condiviso le idee con lo staff che si occupa nei mesi estivi del mercato. Mai come in questo finale di annata si sta assistendo in Italia e in campo internazionale ad una rivoluzione sulle panchine. Tra sicuri del posto (Allegri, Mourinho e Mancini), vincenti ma incerti (Luis Enrique) o partiti ma già accasati (Benitez e Sarri), ci sono dieci allenatori italiani sulla piazza in attesa di conoscere il loro futuro.

 

1 - Roberto Di Matteo

Disoccupato dopo un’esperienza con luci ed ombre in Germania. Subentrato ad ottobre come allenatore dello Schalke 04, si è dimesso al termine della stagione dopo alcune incomprensioni con la dirigenza (nonostante avesse creato un gruppo di buona prospettiva). Nel 2012 guidò il Chelsea alla conquista della Champions League, dopo l’esonero di Villas Boas.

 

2 - Luigi Delneri

Vecchia conoscenza bergamasca, Delneri non è riuscito a scrollarsi di dosso il fallimento bianconero della stagione 2010-2011. Prima della triste annata alla guida della Juventus, per lui si ricordano il miracolo Chievo Verona e i preliminari di Champions League con la Sampdoria del duo terribile Pazzini-Cassano.

 

3 - Walter Mazzarri

Scottato forse irrimediabilmente dall’Inter e da un anno e mezzo particolarmente negativo. Il tecnico livornese, dopo le buone stagioni passate a Napoli, ha bisogno di una nuova sfida per rilanciarsi. Si parla di Marsiglia o di Premier League, difficile vederlo ai nastri di partenza su una panchina nostrana.

 

4 - Vincenzo Montella

L’ultimo in ordine di tempo ad essere esonerato dalla sua società: la Fiorentina. Probabilmente il migliore sulla piazza per la qualità di gioco espressa nel capoluogo toscano e l’abilità nel proporre un calcio bello ed efficace, valorizzando appieno le qualità di tutti i suoi giocatori. Non faticherà molto a trovarsi una sistemazione.

 

5 - Luciano Spalletti

Negli scorsi giorni si è detto pronto a rientrare in Italia, dopo essere stato fino al marzo 2014 lo zar di Russia, conquistando due campionati consecutivi con lo Zenit San Pietroburgo. Il suo calcio offensivo e spettacolare, mostrato sia a Roma che a Udine, potrebbe far gola a molti presidenti in cerca di un tecnico.

 

6 - Filippo Inzaghi

Scaraventato in fretta e furia su una panchina rovente di Serie A come quella rossonera, Superpippo si è trovato ben presto schiavo del suo stesso sogno. Portata a termine la stagione è stato rimosso dal ruolo in favore di Mihajlovic. Più che un anno fermo gli occorrerebbe un po’ di esperienza in un piccolo-medio club.

 

7 - Carlo Ancelotti

Sicuramente il più titolato della lista e quello che vorrebbero tutti, ma anche l’unico che si è praticamente già chiamato fuori dalla contesa per curare i suoi problemi fisici. La conquista della Decima a Madrid ha riconfermato, come se ce ne fosse bisogno, la grandezza di uno dei più grandi allenatori della storia. Fra un anno ci sarà la gara per assicurarselo.

 

8 - Cesare Prandelli

Claudio Cesare da Orzinuovi è un allenatore in cerca di rivincite che, nonostante il suo invidiabile curriculum, è ancora figlio della terribile eliminazione dell’Italia all’ultimo mondiale brasiliano. La sconfitta con l’Uruguay è poi stata “appesantita” dal pessimo inizio avuto in Turchia con il Galatasaray, che gli è costato l’esonero prima di Natale.

 

9 - Andrea Stramaccioni

L’inizio promettente di stagione a Udine sembrava confermare tutte le buone cose fatte vedere agli albori della sua parentesi interista, eppure Strama ci è ricascato, chiudendo l’annata con un Udinese salva per il rotto della cuffia. Inevitabile l’esonero da parte dei Pozzo che lo hanno sostituito con Colantuono.

 

10 - Claudio Ranieri

L’ultima esperienza è stata forse la più terribile per il tecnico romano: scelto dalla Grecia post mondiale per le qualificazioni ad Euro 2016, viene esonerato dopo quattro partite in cui aveva raccolto un pareggio e tre sconfitte (l’ultima per 0-1 contro le Isole Far Øer). In precedenza aveva ben figurato sia alla guida della Juventus che come tecnico di Inter e Roma.

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