Contro l'abuso dello smartphone c’è la app che premia il non utilizzo
Dall’incontro tra il 29enne imprenditore social bergamasco Luca Panseri, Be Bad, primo acceleratore di business digitali a Bergamo (frutto della visione imprenditoriale di Davide Corna, Ceo, di Valeo Studio e Matteo Gustinetti, Ceo di Conlabora e Startup Advisor) e Francesco Di Norcia (Ceo di Cdin) nasce LookUp, startup innovativa a vocazione sociale : terza nella bergamasca, si è iscritta in Camera di Commercio lunedì 25 novembre. Team bergamasco, improntato all’innovazione e allo sviluppo tecnologico per LookUp che, in un mondo sempre più connesso, si propone di raggiungere un obiettivo di valore: incentivare l’uso consapevole del cellulare premiando l’utilizzo corretto.
Ecco LookUp. Con lo sviluppo dell’applicazione LookUp, che attraverso la dinamica di gamification permetterà di misurare il tempo di non utilizzo del proprio smartphone (le chiamate saranno sempre consentite), al pari di un cronometro: un digital break quotidiano, ma non solo. La vera sfida di LookUp è andare oltre, facendo superare ai propri utenti i confini digitali per rapportarli in modo concreto alla realtà del territorio in cui vivono.
Lo spiega bene Luca Panseri, ideatore e Ceo della neonata società: «Il nostro sguardo volge verso lo schermo dello smartphone sull’autobus, in treno, in bagno, alla guida, durante le attese e spesso anche quando parliamo con qualcuno. Quanti di noi si riconoscono in queste situazioni? Noi di LookUp stimiamo che solo in Italia siano circa 3,5 milioni le persone a rischio abuso di utilizzo dello smartphone. Un esercito trasversale di utenti che, spesso per abitudine o noia, eccede quasi inconsapevolmente nel controllo delle notifiche o nello scroll compulsivo delle bacheche social. Un quadro che può diventare preoccupante: da abitudine a dipendenza tecnologica vera e propria, con ripercussioni sia sull’individuo sia nel suo relazionarsi nella società, il passo può essere breve. LookUp nasce con l’obiettivo di sviluppare una sempre maggiore consapevolezza del tempo di utilizzo dello strumento, per tornare a vivere la realtà che ci circonda. Da qui il nome: LookUp, alza lo sguardo dal tuo cellulare».
I premi. Chiave di volta per stimolare l’utente in questa direzione il Social Game: l’utilizzo permetterà infatti di acquisire un punteggio che servirà poi per ottenere premi, sconti, agevolazioni. Più lungo è il periodo di mancato utilizzo dello smartphone più punti si accumuleranno. «A questo punto di sviluppo del progetto ci siamo resi conto di quanto LookUp potesse diventare socialmente innovativa. Il social game da solo non era sufficiente: l’app sarebbe stata probabilmente utilizzata solo come strumento di digital detox», prosegue Luca Panseri. Da qui l’idea di abbinare la premialità a un circuito convenzionato e territoriale di enti legati al settore culturale, museale, dello spettacolo oppure di operatori del commercio equo-solidale, della green economy, del welfare o del commercio di vicinato. A fronte del problema di sovra utilizzo del cellulare LookUp produrrà un duplice effetto: coscienza digitale per l’utente e sviluppo economico di quegli ambiti che molto hanno risentito dell’avvento preponderante del digitale. Proprio per le sue origini, il primo banco di prova per LookUp sarà la città di Bergamo.