Il caso

Disordini domenica nel carcere di via Gleno, la denuncia del sindacato

«Carcere sovraffollato e guardie sotto organico». Le rivolte di ieri sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie; per gli agenti la situazione sta diventando insostenibile

Disordini domenica nel carcere di via Gleno, la denuncia del sindacato
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Ancora episodi critici all’interno del carcere di via Gleno a Bergamo, che vedono sempre più spesso farne le spese i poliziotti penitenziari che, secondo Fns Cisl, «devono farsi carico delle mancanze di un sistema carcerario che, nel suo complesso, palesa diverse criticità». Quella di ieri (domenica 19 giugno) è stata infatti una serata difficile per il personale, che ha dovuto sedare una serie di disordini, scoppiati in almeno due sezioni dell’Istituto e che hanno causato anche la ferita per un taglio da lametta di un agente, il quale è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso.

Le ragioni delle rivolte sono ancora tutte da accertare, ma allo stato attuale parrebbe tutto causato da «banali motivi, che detenuti particolarmente facinorosi hanno cavalcato per mettere in subbuglio l’Istituto». «Ad un mese dalla nostra ultima denuncia – ha sottolineato Toni Sole, segretario generale di Fns Cisl di Bergamo -, dobbiamo ancora fare i conti con una situazione sempre meno tollerabile. L’elevata presenza di detenuti, con punte di oltre il 152 per cento rispetto alla capienza tollerabile, e un organico di poliziotti penitenziari drammaticamente sottodimensionato (oltre il 20 per cento di unità in meno) sono il binomio drammatico di fattori che delineano il quadro in cui versa la struttura carceraria di Bergamo e che da anni sono oggetto di segnalazioni da parte del nostro sindacato».

Le sommosse di ieri sono state solo l’ultima serie di violenze ad opera di detenuti nella struttura di via Gleno, dove nel maggio scorso un recluso con problemi psichiatrici aveva aggredito un agente, provocandogli lesioni che avevano richiesto il ricovero in ospedale per gli accertamenti e le cure del caso.

«Tutta la Fns Cisl si stringe in un ideale abbraccio con il collega ferito in servizio, augurandogli una pronta e rapida guarigione – ha continuato Sole -.  All’Amministrazione Penitenziaria, invece, chiediamo siano adottati rapidi interventi affinché si possa assicurare una gestione ordinata ed in sicurezza dell’Istituto di Bergamo».

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