Distanze sui mezzi pubblici, ennesima fumata nera. Tutto rinviato alla prossima settimana
L'assessore Terzi: «Condivideremo con Governo e Comuni, laddove sarà possibile, i punti cardine di un documento da sottoporre al Comitato tecnico scientifico»
«E' stata una riunione che comunque non consideriamo decisiva ma interlocutoria tanto che, in considerazione della delicatezza della materia, abbiamo stabilito di aggiornarci la prossima settimana per condividere con il Governo e i Comuni, laddove sarà possibile, i punti cardine di un documento da sottoporre al Comitato tecnico scientifico».
Così l'assessore regionale alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi interviene a margine dell’incontro della Conferenza Stato-Regioni che si è tenuta oggi, lunedì 10 luglio. Tante parole, ma che possono essere così sintetizzate: si tratta dell’ennesima fumata nera per tentare di sciogliere il nodo legato al distanziamento minimo da mantenere a bordo dei mezzi pubblici, dopo che la precedente riunione del 6 agosto si era risolta con un nulla di fatto.
Il problema nasce lo scorso 31 luglio, quando Regione Lombardia ha emanato un’ordinanza che consentiva l’occupazione della totalità dei posti a sedere su treni e autobus. Il ministero della Salute aveva quindi pubblicato una contro-ordinanza che ripristinava i limiti precedentemente imposti a bordo dei mezzi pubblici. Documento a cui Regione Lombardia, per tutta risposta, ha fatto orecchie da mercante, tanto che viene ancora ribadito che al momento «resta in vigore l'ordinanza del presidente della Regione che prevede la piena occupazione dei posti. Regole applicate anche da Trenord, che consente di sedersi sul 100 per cento dei posti».
Il problema posto dalle autorità regionali, e che sta alla base di questa decisione, tuttavia non va sottovalutato: «Con tutte le Regioni e con l'Anci - ha chiarito l’assessore Terzi - abbiamo evidenziato le forti criticità che ci troveremo ad affrontare a settembre, con la ripresa delle scuole e delle attività lavorative, se la capacità dei mezzi sarà ancora limitata».
Per ovviare alla problematica Regione Lombardia aveva chiesto al governo, in un documento condiviso dalla Commissione Trasporti della Conferenza Stato Regioni, un miliardo di euro per attuare il distanziamento sui mezzi di trasporto. «La risposta dei ministri della Salute e degli Affari regionali è arrivata oggi – conclude l’assessore regionale ai Trasporti - 400 milioni di euro resi disponibili dal Decreto di Agosto. Si tratta di risorse per acquistare nuovi mezzi e compensare le minori entrate del periodo di chiusura, che però risultano essere insufficienti».