A processo

Donna accoltellata fuori dalla Lidl a Seriate, chiesto il giudizio immediato per l’ex marito

Dopo una serie di minacce, il camionista romeno aveva aggredito violentemente la donna. L'accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio

Donna accoltellata fuori dalla Lidl a Seriate, chiesto il giudizio immediato per l’ex marito

Sono passati quasi otto mesi, ma tutti si ricorderanno di quella mattina da incubo nel parcheggio del supermercato Lidl di via Lombardia, a Seriate. Era il 6 gennaio quando Daniel Manda, camionista romeno di 49 anni, aggredì l’ex moglie Elena Daniela Manda con 14 coltellate di fronte a diversi testimoni. La donna si salvò grazie all’intervento dei passanti e, da allora, l’aggressore si trova in carcere per tentato omicidio aggravato e stalking. Oggi, finalmente, ci sono novità sul processo nei suoi confronti.

Quel giorno di inizio anno

Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri di Bergamo, lo scorso 6 gennaio, dopo averla pedinata fino al supermercato, l’uomo afferrò e colpì l’ex moglie con un coltello da cucina: una lama in ceramica lunga 15 centimetri. Ben 14 le pugnalate, al viso, al collo, al costato e alla schiena. Fortunatamente, in tre riuscirono a intervenire per salvare la donna. La prima a dare l’allarme era stata una commessa del market, che dall’interno aveva assistito alla scena e si era precipitata sul pizzale lanciando pietre contro l’aggressore e incitando altre persone a fare lo stesso.

Come riportato da L’Eco di Bergamo, nel tentativo di fermare l’aggressione un uomo aveva anche colpito il 49enne con un ombrello, mentre un altro aveva cercato di investirlo in auto. Ma il 49enne, accecato dalla rabbia, continuava ad accanirsi sulla moglie, ferendo a un orecchio un militare fuori servizio intervenuto in soccorso della donna, Nicola Rea, 29 anni. Insieme a lui, era arrivato anche Stefano Lussana, elettricista di Pedrengo che era riuscito a immobilizzare il camionista.

Il processo

Prima dell’aggressione al supermercato, Daniel Manda era già stato denunciato dalla donna per maltrattamenti. Minacce e pedinamenti erano infatti all’ordine del giorno. Il movente? In un clima di separazione dal coniuge, Daniela avrebbe deciso di trovarsi un lavoro ed essere indipendente dal marito.

Il pm Emma Vittorio ha chiesto il giudizio immediato ritenendo le prove solide e il Tribunale ha fissato al 12 novembre l’udienza per decidere se concedere a Manda il rito abbreviato, che gli garantirebbe uno sconto di pena. Il processo era inizialmente previsto per il 18 settembre, ma il 12 luglio i difensori Lorenzo Mele e Stefania Russo hanno presentato istanza di abbreviato, spostando così il fascicolo al gup. Parallelamente, il Tribunale dei minori ha stabilito l’affidamento esclusivo della figlia minorenne alla madre. Prima dell’arresto del padre, la ragazza viveva con lui e con il fratello, oggi maggiorenne.