Sicurezza

Negoziante di via Paglia aggredita da un balordo, il padre: «Devo proteggerla io ogni sera?»

L'ultimo episodio segnalato nella famigerata zona cittadina finisce addirittura su Dagospia: «A che serve chiedere aiuto e la caserma?»

Negoziante di via Paglia aggredita da un balordo, il padre: «Devo proteggerla io ogni sera?»
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«Cosa posso fare di lecito per salvaguardare mia figlia dalle aggressioni degli spacciatori che stazionano in via Paglia?». La domanda, a margine di un'aggressione subita da una donna, la fa il padre in una lettera pubblicata ieri pomeriggio (domenica 20 ottobre) su Dagospia.

Le segnalazioni inutili e le future telecamere

L'episodio criminoso è solo l'ultimo avvenuto nella zona, divenuta ormai famigerata, di Bergamo. Ancora una volta, nell'attesa di promesse telecamere, che forse non risolveranno nemmeno il problema sicurezza, il discorso ruota intorno a cittadini ostaggio dei criminali, inutili segnalazioni alle forze dell'ordine ed esasperazione per via della situazione.

«Lei, mia figlia, gestisce un'attività, lì. Esattamente come altri imprenditori che quotidianamente sono presi di mira e minacciati - spiega l'autore -. Che non possono contare sulle forze dell'ordine perché, ad ogni richiesta di aiuto, si sentono rispondere con scuse surreali, che giustificano l'impossibilità di intervento a qualsiasi livello. Che non possono contare su un supporto fattivo del Comune, il quale chiude le ripetute richieste di supporto con la decisione di mettere delle telecamere (chissà quando, per altro)».

L'aggressione alla figlia

Nel frattempo, la figlia è stata aggredita da uno dei balordi che bazzica in quella strada, racconta l'uomo, il tutto con la caserma dei carabinieri a poca distanza. Si chiede se, a questo punto, l'unica soluzione non sia proteggere lui stesso la donna, per evitare che la prossima volta possa succedere un fatto ancor più grave, andando sul tardi dove si trova la sua attività per essere pronto, nel caso, a difenderla.

«L'altra sera uno di quegli sbandati a messo le mani addosso a mia figlia minacciandola senza motivo. Se la faccenda fosse degenerata, a cosa sarebbero servite le telecamere? A cosa sarebbe servita la caserma dei carabinieri a cinquanta metri, se si rifiutano di prendere le denunce? Posso davvero pensare che l'unica mia chance di proteggere mia figlia sia di raggiungere il centro di Bergamo ogni sera per farle da guardia del corpo?».

Commenti
Aldo

Abbiamo passato il limite, è evidente. Ma lasciare andare la barca finchè va è uno sport nazionale. Tolleranza zero per questi personaggi; ma prima o poi il casino succede, allora si assisterà alla solita manfrina ipocrita di chi è inadempiente e se ne sbatte di noi cittadini

Francesco Giuseppe

È come la questione delle bande di delinquenti che circolano e aggrediscono chiunque. Ormai a queti criminali è stato regalato, un po' alla volta e volutamente la nostra città. Hanno cominciato con via Quarenghi, poi via bonomelli e la stazione ferroviaria, poiu la stazione autolinee e piazzale Alpini, poi via Paglia dintorni. Adeso sono in via Zambonate-Camozzi-Porta Nuova, tra qualche giorno saranno sul Sentierone, poi in tutta la città. Purtroppo è tutto studiato da anni. A loro è concesso delinquere, rubare, spacciare, aggredire impunemente sempre, a noi è vietato difenderci pena processi e condanne. cosa dobbiamo fare? Le denunce e le chiamate al 112 sono seguite dal nulla assoluto, ma le istituzioni raccontano che dobbiamo fidarci. La Polizia locale se la prende solo coi cittadini onesti, che sanno pagheranno le multe (non fermano mai neanche un monopattino o una finta bici elettrica), poi se succede qualcosa scappano come alla stazione di Verona, l'altro giorno. Quindi che facciamo, ci facciamo uccidere, rapinare, violentare? Ah certo le telecamere...che chi le mette, non può guardare. Almeno vedranno come fanno a uccidere, rapinare e violentare e farla sempre franca. Penso che comincierò il corso di autodifesa, intanto.

claudio

Le telecamere non servono a nulla. Ce ne sono già a decine dappertutto. Manca la volontà politica di intervenire radicalmente con un'autentica bonifica delle zone malfamate oggi sempre più estese. Ma l'ormai famoso " Vedrai che Bergamo" era forse una minaccia ?

Diego

Chieda al Sindaco. Prossimo passo sarà l autodifesa. Meglio un brutto processo che un bel funerale

Roberto

Polizia locale impegnata solamente a sanzionare divieti di sosta, soprattutto a chi lavora (vedi furgoncini artigiani), Gandi impegnato solo a proclamare che la citta' sicura e non vede criticita'. Ma andate a raccontarla a tutti meno che ai bergamaschi, bla-bla-bla.

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