Il dramma

Donna di 101 anni mummificata in casa, figlia ritenuta incapace di intendere e di volere

La 61enne, indagata per occultamento di cadavere e di truffa, soffre di un vizio totale di mente: è il risultato della consulenza psichiatrica

Donna di 101 anni mummificata in casa, figlia ritenuta incapace di intendere e di volere

È incapace di intendere e di volere, la donna di 61 anni che ha vissuto per un anno con il corpo mummificato della madre di 101 anni in casa, morta l’anno prima. Il cadavere è stato scoperto, nel loro appartamento di via Alcide De Gasperi a Bergamo, lo scorso 10 settembre, ma la perizia psichiatrica è arrivata soltanto recentemente, mentre ancora si attende l’esito dell’autopsia sul corpo dell’anziana.

Il vizio di mente e la doppia indagine

La donna, come riporta Corriere Bergamo, soffre di un vizio totale di mente. Incapace di intendere e di volere, soffre di un disturbo da accumulo e uno scompenso affettivo di tipo depressivo, a cui si aggiunge un disturbo psicotico. Problematiche che, tutte accumulate, hanno portato all’esito scoperto a metà settembre: la 61enne, alla polizia che trovò la madre Francesca Pettinato morta nel suo letto, ancora sotto le lenzuola, disse che non voleva lasciarla andare. Per questo non aveva detto niente a nessuno.

La consulenza psichiatrica è stata redatta dallo psichiatra Massimo Biza, consulente della pm Giulia Angeleri. È possibile che, dato l’esito, possa essere avanzata una richiesta di proscioglimento, ma le indagini proseguiranno. Il fascicolo, infatti, è stato aperto per occultamento di cadavere e truffa. Su quest’ultima, i militari stanno verificando i conti di entrambe le donne: sul piatto ci sono pensioni, invalidità e permessi retribuiti dalla legge 104. I soldi erano accreditati sul conto corrente della donna, a cui avevano accesso i due figli (l’altro, fratello della 61enne, vive a Genova).

La truffa non è tuttavia l’accusa su cui si sono orientate le prime indagini: gli inquirenti, infatti, hanno notato fin da subito il complicato stato emotivo della donna, che nella casa viveva attorniata da scatoloni e oggetti accumulati che rendevano difficile perfino muoversi. Stando a una testimonianza fornita da una vicina, era stata vista anche ritirare due pizze dal fattorino: segno che, forse, la 61enne continuasse a vivere come se la madre fosse ancora in vita, come se stesse solo dormendo nel letto della sua camera.

La morte dell’anziana risale almeno a un anno fa: la 61enne ha indicato il 17 settembre 2024 come data presunta. L’autopsia, eseguita dal medico legale Matteo Marchesi con l’antropologa Giulia Caccia, cercherà di indicare una finestra temporale di decesso, ma non sarà possibile identificare una data precisa. I vicini, almeno da un anno, sentivano un cattivo odore provenire dall’abitazione: nonostante le segnalazioni, quando la polizia locale ha suonato al campanello, non ha ricevuto mai alcuna risposta.

Ora la donna si trova ancora ricoverata nel reparto Psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Resta da capire chi si prenderà cura di lei, nei prossimi anno: fin dal 2015 era seguita da un Centro psicosociale, ma se vorrà intraprendere un percorso di cura, la decisione spetterà soltanto a lei.