Da mesi, raccontano i vicini, da quell’appartamento – abitato da un’ultracentenaria con la figlia – usciva un cattivo odore, ma le richieste di intervento da parte dei condomini non avevano avuto seguito. L’amministratore e gli agenti della polizia locale avevano provato a contattarle senza successo. Finché si è mosso l’altro figlio dell’anziana (che vive in Liguria e che non si poteva spostare perché ha una figlia con disabilità grave): da qualche giorno non riusciva a parlare al telefono con la sorella e voleva verificare che tutto fosse a posto.
La scoperta
E a posto non lo era. I vigili del fuoco, oggi pomeriggio (mercoledì 10 settembre) hanno cercato di sfondare la porta dell’appartamento al primo piano di via De Gasperi 2, a Bergamo, ma la porta gli è stata aperta da B.P., sessantenne: all’interno, oltre alla donna, c’era il cadavere in putrefazione avanzata della madre 101enne Francesca Pettinato (originaria di Genova, dove risultava ancora residente), adagiato sul letto e nascosto sotto un cumulo di coperte. L’abitazione era piena di rifiuti e sporcizia.
È così emerso che la figlia, dipendente dell’Inail, aveva tenuto in casa la salma della madre, che il 27 luglio del 2024 aveva compiuto appunto 101 anni. Lei stessa ha ammesso che il decesso risalirebbe a un anno fa, il 17 settembre 2024 per la precisione, anche se sarà l’autopsia a confermare questa versione. È stata ricoverata in ospedale, nel reparto di Psichiatria.
La figlia percepiva la pensione della madre
A quanto pare B.P. avrebbe continuato a percepire la pensione della madre. Non solo: usufruiva dei permessi della legge 104 per poter stare a casa dal lavoro ad accudirla.
Con i vigili del fuoco sono intervenuti anche gli agenti della questura e quelli della polizia locale: per i rilievi del caso sono stati necessari gli interventi della scientifica e della squadra mobile. Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire la dinamica di quanto accaduto.