Donna travolta a Milano, uno dei ragazzini alla guida è fuggito dalla comunità di Torre Boldone
È stato preso poche ore più tardi: dal Comune bergamasco era arrivato in stazione e da lì era tornato in treno nel capoluogo lombardo

È stato intercettato qualche ora più tardi, dopo essere scappato dalla comunità protetta di Torre Boldone dove era stato collocato: si tratta di uno dei ragazzini rom che, nei giorni scorsi, hanno rubato un'auto e travolto, uccidendola, la 71enne Cecilia De Astis, nel quartiere Gratosoglio a Milano. I giovanissimi (hanno tutti meno di quattordici anni) sono stati portati in comunità diverse: uno, tredicenne, è arrivato in Bergamasca. Un altro, undici anni, è ancora in fuga.
Ritrovato prima di sera e riportato a Torre Boldone
Una fuga che ha tentato, nella mattinata del 15 agosto, anche il ragazzino che si trovava nella comunità protetta di Torre Boldone: scappato dalla struttura, potrebbe essere arrivato alla stazione di Bergamo (forse a bordo del tram che collega il Comune alla città) e da lì aver preso un treno diretto a Milano. Come riporta Corriere Bergamo, non appena le responsabili si sono rese conto della fuga, hanno lanciato immediatamente l'allarme.
Così, i carabinieri di Bergamo hanno immediatamente diramato le segnalazioni del caso. Il tredicenne è stato poi ritrovato poche ore più tardi: a intercettarlo, i poliziotti della squadra mobile milanese. Ancora prima di sera, il ragazzino è stato riportato nella comunità di Torre Boldone.
Come ha fatto a fuggire?
Sul come abbia fatto a fuggire, a rispondere sono i responsabili della comunità bergamasca: proprio perché giovanissimo, il ragazzino non è imputabile. Di conseguenza, anche gli strumenti di coercizione per tenerlo sotto controllo e impedire che scappi nuovamente sono limitati.