Nessun problema ambientale

Dopo il rogo la conta dei danni, a Leffe fumo e macerie. Da salvare 50 posti di lavoro

Vigili del Fuoco ancora al lavoro per monitorare la situazione. I periti all'opera per stabilire le cause delle fiamme. Azienda in ginocchio

Dopo il rogo la conta dei danni, a Leffe fumo e macerie. Da salvare 50 posti di lavoro
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di Giambattista Gherardi

Il fumo si è ormai diradato e alcune squadre dei Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per verificare che tutto sia sotto controllo. All'indomani dello spaventoso incendio che venerdì 7 agosto ha distrutto a Leffe il magazzino materie prime della ditta tessile Martinelli Donato snc, quella di sabato è la giornata delle verifiche, per risalire alle cause scatenanti, per rassicurare la popolazione riguardo eventuali rischi ambientali e per la triste conta dei danni che certamente ammontano a centinaia di migliaia di euro.

Tutto è partito fra le 12.30 e le 13 di venerdì, quando la stragrande maggioranza dei dipendenti era in pausa pranzo. Sembra che all'opera vi fosse una ditta esterna  impegnata in opere di saldatura su una copertura. Da qui le scintille e il rogo che ha avuto facile presa sui materiali sintetici di scarto e su quelli accatastati in magazzino.

L'impressionate colonna di fuoco e fumo è stata immediatamente visibile da tutta la Val Gandino e immagini spaventose dell'incendio sono diventate virali attraverso i social, prima ancora dell'arrivo dei Vigili del Fuoco. Sul posto sono arrivati i mezzi di Gazzaniga, Bergamo, Clusone e Romano, ma anche squadre di rinforzo da Monza, Brescia e Lecco. Per curare eventuali feriti sono state dispiegate un'automedica e le ambulanze di Croce Verde Colzate, Croce Blu Gromo e Volontari Presolana di  Castione. Fortunatamente ha avuto bisogno di cure per ustioni non gravi solo il titolare Fabio Martinelli, medicato sul posto.

Interessata dal rogo è un'area produttiva di circa tremila metri quadrati, posta a ridosso dell'abitato, ai piedi della collina di San Rocco che separa Leffe dalla Valle Rossa. Il sindaco Marco Gallizioli nei primi concitati minuti ha emesso un'ordinanza, e diffuso attraverso i social un avviso per chiedere ai cittadini di chiudere le finestre e non uscire. Arpa ha dislocato a Leffe una centralina mobile per controllare la qualità dell'aria. Tutto si è limitato ad odore acre e fumo, anche se piccole parti volatili e combuste sono arrivate sino sul Monte Farno, a chilometri di distanza.

A dare appoggio ai Vigili del Fuoco sono intervenuti anche carabinieri, carabinieri Forestali, polizia locale, carabinieri in congedo (il vicepresidente Guglielmo Gelmi, fruttivendolo ambulante, è arrivato con frutta di conforto) e protezione civile Valgandino. Quest'ultima ha messo a disposizione il nuovo automezzo pick up (entrato in servizio da una settimana) e le torri faro utili durante il monitoraggio notturno.

Il Comune di Leffe ha emesso un'ordinanza che limita la circolazione in via Tonale e nelle aree limitrofe, con divieto di sosta e accesso consentito ai privati per entrata e uscita dalle abitazioni. Per la Donato Martinelli (il 7 agosto, ironia della sorte era proprio il giorno di San Donato) si aprono i giorni della difficile riorganizzazione, necessaria per salvare ordini e portafoglio clienti, ma soprattutto il posto di lavoro a oltre cinquanta lavoratori. Un'azienda attiva da oltre 70 anni, fra quelle che ha fatto la storia imprenditoriale della Val Gandino. Ora, purtroppo, anche con uno spaventoso incendio.

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