Il provvedimento

Dopo l’accoltellamento e le liti, sospesa la licenza al bar di Treviglio teatro dell’aggressione

La sera del 13 ottobre una discussione tra egiziani era culminata nell'accoltellamento di un 44enne al collo. In carcere il presunto autore

Dopo l’accoltellamento e le liti, sospesa la licenza al bar di Treviglio teatro dell’aggressione

Caro è costato l’accoltellamento, ma non era di certo l’unico motivo: a chiarire come non fosse la prima volta che c’erano problemi, in quel bar di Treviglio, è stata la stessa Questura, che ha disposto oggi (martedì 21 ottobre) la sospensione della licenza per venti giorni.

Sospesa la licenza

«A seguito dei fatti delittuosi (minacce e aggressioni fisiche, anche con armi bianche) verificatisi nei giorni addietro, nelle pertinenze esterne e all’interno, culminati nel recente tentato omicidio ai danni di cittadino egiziano, commesso da connazionale – ha dichiarato via Noli in una nota diffusa in giornata -, è stata sospesa l’autorizzazione di somministrazione di alimenti e bevande ex art. 100 del Tulps, con provvedimento del Questore di Bergamo, per la durata di giorni venti, a far data dal 21 ottobre».

L’accoltellamento e la lite del giorno prima

Al provvedimento, comunque, si è arrivati per il fatto avvenuto la sera del 13 ottobre scorso, quando un 27enne egiziano, irregolare e con precedenti, al culmine di una lite ha estratto un coltello e ferito in modo grave al collo un connazionale di 44 anni. La vittima, operata d’urgenza all’ospedale della cittadina della Bassa, è poi stata dichiarata fuori pericolo. Alla base dell’accaduto, che ha avuto luogo subito dopo che i soggetti erano arrivati alle mani, gli inquirenti sospettano ci siano questioni poco lecite.

Questo in quanto l’autore del tentato omicidio, fuggito ma poi catturato dalla polizia in via Piave quella stessa notte, era stato trovato con 52 grammi di hashish e un bilancino di precisione. L’arrestato è stato poi condotto nel carcere di Bergamo, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Proprio il giorno prima dell’aggressione ad arma bianca, nello stesso locale due giovani di 26 e 27 anni avevano avuto una colluttazione, anche se dagli esiti meno drastici: erano finiti in Pronto soccorso in codice verde.