La scuola della Diocesi

Doppia sorpresa al Sant'Alessandro Preside una donna, non insegnante

Doppia sorpresa al Sant'Alessandro Preside una donna, non insegnante
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Ma che cosa sta succedendo al Sant’Alessandro? Alla gloriosa scuola bergamasca c’è in vista il cambio di preside, ma al posto di quello attuale, professor Domenico Gualandris, è stata designata non un’insegnante, ma una psicopedagogista che da tempo lavora in Curia, la dottoressa Anna Gabbiadini, che in passato fu segretaria di monsignor Maurizio Gervasoni, al tempo delegato vescovile per diverse attività e oggi vescovo di Vigevano. La scelta ha suscitato forte sorpresa, anche perché arrivata improvvisamente, senza alcuna condivisione - a quanto emerge - a livello scolastico. Molti docenti della scuola si sono chiesti quale sia stato il criterio di scelta, perché certamente Anna Gabbiadini è una persona capace, ma non risulta che abbia esperienze significative a livello scolastico. E allora perché mandarla a guidare la più prestigiosa scuola della Diocesi?

Ricordiamo che il Sant’Alessandro, già collegio vescovile, ha formato buona parte della classe dirigente della città fin dalla prima metà dell’Ottocento. Nella storia recente, la scuola è stata guidata per oltre vent’anni da monsignor Achille Sana, morto lo scorso anno. Dopo il suo allontanamento, una decina di anni orsono, è cominciata una crisi forte dell’istituto che si è concretizzata anche in una brusca discesa degli iscritti, sia alle medie che alle superiori. Bisogna considerare che la scuola era arrivata, a fine Anni Novanta, a ospitare circa settecento alunni in totale, un successo originato da tanti fattori, ma soprattutto dalla rigorosità e umanità dell’impostazione didattica che aveva in monsignor Sana un interprete profondo e attento. Quattro anni fa, all’arrivo del professor Gualandris come nuovo preside, la scuola contava 310 alunni e annaspava, sull’orlo del baratro. Ma il vescovo Francesco Beschi sapeva che per Bergamo questa istituzione rappresentava un patrimonio e quindi aveva deciso che bisognava lavorare al rilancio. In parte riuscito: oggi la scuola è risalita a quota 420 alunni, in crescita. Una rinascita che ha riguardato sia le medie sia il liceo linguistico, ma anche il nuovo liceo internazionale di cinque anni.

Ora il preside Gualandris lascia, va in pensione. Lo si sapeva da tempo e da tempo nella scuola ci si domandava chi sarebbe stato il successore. Gli ultimi due presidi, successori di don Sana, erano stati insegnanti del Sant’Alessandro: si pensava che la scelta avrebbe rispettato questo schema. Invece no, dal cilindro della Curia è arrivata la soluzione che nessuno avrebbe mai previsto. Ma come si è arrivati a questo? In molti pensavano che un candidato papabile alla direzione della scuola fosse il rettore, don Luciano Manenti; si riteneva cioè che si sarebbe potuti tornare anche alla tradizione del prete-preside, oltre che rettore. E invece no. Secondo le indiscrezioni, la scelta sarebbe caduta sulla ex segretaria di monsignor Gervasoni perché molto stimata da don Sergio Bertocchi, economo del Sant’Alessandro. Una persona di fiducia dell’amministrazione, insomma. Che, se da un lato suscita una serie di domande riguardo all’aspetto didattico e normativo, dall’altro appare come l’appoggio ideale per le decisioni di don Bertocchi. L’aspetto economico-amministrativo in una scuola si lega forzatamente alle scelte di indirizzo della scuola, dal trattamento dei docenti agli investimenti, potenziamenti, strutture... Don Bertocchi, prete dal piglio deciso, è stato economo del Seminario ed è membro del Consiglio di amministrazione della scuola del Patronato come rappresentante del Sant'Alessandro.

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