Pene da tre ai sei anni

Droga, addio alla modica quantità La Lega: si andrà subito in galera

Droga, addio alla modica quantità La Lega: si andrà subito in galera
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Il problema era nell'aria da un po’ di tempo, ma per ragioni di equilibrio di governo è stato tenuto da parte. Il primo segnale lo aveva lanciato il ministro per la Famiglia, il leghista Fontana: si deve riaprire la questione della "Modica quantità" nel possesso delle droghe, questione che farebbe da alibi a chi spaccia. Ora, dopo il caso dell’incidente di Recanati, dove una coppia di genitori è stata uccisa in un incidente stradale causato da un uomo in stato di ubriachezza, ma che era coinvolto in un reato per il possesso di 225 kg di droga. Cosa che ha fatto scattare il ministro Salvini, facendogli rilanciare il tema della "Modica quantità".

In realtà nel nostro ordinamento è un principio che non esiste più, in quanto parzialmente abolito dal referendum dell’aprile '93. L’uso personale di stupefacenti è stato depenalizzato, cioè costituisce un illecito amministrativo non penalmente rilevante e non sanzionabile con strumenti rieducativi o repressivi. Secondo quanto previsto dal Ministero della Salute le «quantità per uso personale» corrispondono ad esempio a queste dosi: 1000 mg. di cannabis (35–40 spinelli confezionati ), o 750 mg. di cocaina (circa 5 dosi) o 250 mg di eroina (circa 10 dosi ). Questo per stare alle sostanze più diffuse.

 

 

Ora il progetto di Salvini è quello di colpire chi spaccia, indipendentemente dal fatto che sia in possesso di quantità che rientrano nella categoria dell’uso personale. Con un disegno di legge, la Lega vuole aumentare le pene detentive ed economiche per gli spacciatori di droga, precisando che non esiste modica quantità. «Ti becco a spacciare, vai in galera», ha detto senza mezzi termini il ministro dell’Interno che ha presentato il ddl con i due capigruppo, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Le pene detentive passerebbero da un minimo di tre ad un massimo di sei anni e le multe da un minimo di cinquemila euro a un massimo di trentamila euro.

Non sarà semplice convincere i compagni di governo. Infatti, c’è un opposto ddl grillino che vorrebbe la liberalizzazione della cannabis. A presentarlo è stato il senatore M5S Matteo Mantero che accusa la Lega di commettere un errore: togliendo la modica quantità si perseguono i clienti e si salvano gli spacciatori. «Sono contento», ha commentato Mantero, «che il ministro dell’Interno voglia combattere le narcomafie, ed è proprio per questo motivo che va consentito a chi vuole di piantare poche piante di Cannabis a casa propria. In questo modo si tolgono cinque milioni di persone dalle grinfie degli spacciatori».

 

 

Sullo sfondo di questa polemica c’è però un dato che sta allarmando tutti. C'è il rischio che aumentino i danni derivati dalla cannabis in tutta Europa che sta diventando sempre più potente, sia in forma di erba che di resina. Infatti, sta aumentando la quantità di Thc presente (il delta-9-tetraidiocannabidiolo, principale componente psicoattivo della cannabis) e sta diminuendo quella del cannabidiolo. L’allarme è stato lanciato da uno studio dell'Università di Bath e del King's College di Londra, sui dati raccolti dall'Osservatorio europeo per i medicinali e tossicodipendenza su 28 Stati membri dell'Ue e di Norvegia e Turchia. I risultati mostrano che per la cannabis a base di erbe le concentrazioni di Thc sono passate dal 5 per cento nel 2006 al 10 per cento nel 2016. Tutti numeri che portano acqua al mulino di Salvini.

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