Sotto lo chapiteau

Due circhi a fine agosto, insieme (non era mai successo a Bergamo)

Due circhi a fine agosto, insieme (non era mai successo a Bergamo)
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A poche ore dalla presentazione del Circo di Mosca, che tra il 25 agosto e il 24 settembre sarà a Bergamo (zona Fiera, via Lunga) e scoppiata la polemica. Al centro del contendere non la location, né il cast di artisti bipedi della squadra di David Orfei, che metteranno in scena lo spettacolo La Favola Siamo Noi, ma gli artisti a quattro zampe. Già, perché gli special guest, accanto a trapezisti, clown e verticalisti, sono quattro leonesse, di cui una bianca, una tigre del Bengala e una tigre rosa. E poi caprette, oche, furetti, armadilli, orsetti lavatori ed ancora canguri, lama, dromedari e pappagalli.

 

 

A soffiare sul fuoco della protesta è stata la Lav (Lega Antivivisezione) di Bergamo, che non ha esitato a chiedere ai cittadini di boicottare lo spettacolo. Perché a Bergamo, tra l’altro, il Comune solo un mesetto fa aveva approvato all’unanimità in Consiglio comunale il primo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali. Documento duro e puro, passato agli onori della cronaca per aver vietato, tra le altre cose, l’utilizzo dei celebri pesciolini rossi come premio durante le fiere. Ma che non può vietare del tutto l’attendamento in città di circhi e spettacoli viaggianti con animali. L’unica conquista è stato vincolarli al rispetto di stringenti norme elaborate dalla commissione scientifica Cites, istituita dal Ministero, che prevede per ogni specie in cattività precise regole per il mantenimento e la custodia.

 

https://youtu.be/NWaGzuaiUqk

 

Ma, per la prima volta, a Sant’Alessandro non c’è solo un circo in città ma due. Il secondo, però, è fuori dai confini comunali, vicino a Oriocenter, da oggi al 18 settembre. Si tratta del Cirque de Montecarlo, già noto come Bellucci, frutto dalla società tra i fratelli Bellucci e Kevin Niemen. E anche qui, come da manifesti, grossi felini sugli scudi.

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