Il 22 marzo, notizia dopo notizia

Cronistoria degli attacchi in Belgio Anche un'italiana tra le vittime

Cronistoria degli attacchi in Belgio Anche un'italiana tra le vittime
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In questo articolo troverete, passo dopo passo, tutte le notizie apparse sulla stampa italiana ed estera circa i terribili attentati andati in scena la mattina del 22 marzo a Bruxelles. Due esplosioni all'aeroporto di Zaventem, una alla stazione della metropolitana di Maelbeek, a pochi metri dal centro dell'Unione europea. Prima vi proponiamo un breve riepilogo dei fatti in alcuni semplici punti.

 

  • Il bilancio a fine giornata delle vittime dei due attacchi terroristici di Bruxelles è di 34 morti e almeno 230 feriti. 20 persone sono decedute nell'esplosione di una bomba alla stazione della metropolitana di Maelbeek, le restanti 14 nel doppio attacco allo scalo di Zaventem.
  • Le autorità belghe hanno diffuso una foto dei tre presunti terroristi dell'attacco all'aeroporto. Mentre i due vestiti di nero si suppone siano morti (una delle due esplosioni è stata causata da un kamikaze), l'uomo vestito di bianco sarebbe in fuga.
  • Un'agenzia d'informazione legata al Califfato ha reso noto che l'Isis ha rivendicato gli attentati.
  • C’è una vittima italiana tra i morti degli attentati di ieri a Bruxelles. Si tratterebbe di Patricia Rizzo, impiegata presso un’agenzia della Commissione Ue e di cui non si hanno più notizie da ieri mattina. La Farnesina ha reso noto che le verifiche sono ancora in corso e che i familiari della donna sono all’ambasciata italiana a Bruxelles per effettuare le operazioni di riconoscimento, rese complicate dalle condizioni in cui si trovano i corpi delle vittime degli attentati.
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Il terrore torna a far tremare l'Europa. Poco prima delle 8 di martedì 22 marzo, l'aeroporto di Bruxelles-Zaventem è stato scosso da due forti esplosioni. Le notizie sono ancora frammentarie e confuse, ma pare si tratti senza dubbio di un attentato terroristico. Fonti ufficiali della polizia belga parlano di un morto, ma ce ne sarebbero molti altri. Media locali scrivono di 11 vittime e almeno 30 feriti. Su La Stampa è riportata la testimonianza di un italiano, che si stava imbarcando alla volta di Roma: «Le due bombe sono esplose a distanza. Mia moglie è caduta per lo spostamento d’aria. Il piano di emergenza è scattato subito e ha funzionato bene. Gli steward ci hanno incanalato verso un’area considerata sicura. C’era gente che piangeva, ma ora si stanno tranquillizzando. Sentiamo dire che ci sarebbero dei feriti ma non li abbiamo visti». Di certo le prima immagini che arrivano da Bruxelles parlano di una terribile devastazione, probabilmente causata anche dalla struttura dell'aeroporto, in gran parte composta da grandi vetrate. Su Twitter circolano i primi video del fuggi fuggi conseguente alle esplosioni.

 

 

Le autorità belghe hanno immediatamente bloccato il traffico aereo e quello ferroviario, evacuando lo scalo e rendendolo off limits.

 

 

Pare che almeno una delle due esplosioni sia avvenuta nei pressi dell'area partenze della American Airlines. Reuters riporta un'indiscrezione della Belgian News Agency, secondo cui alcuni testimoni avrebbero riportato che, pochi istanti prima delle esplosioni, qualcuno avrebbe urlato delle frasi in arabo. C'è chi parla anche di spari, ma questa seconda notizia non trova al momento conferme.

Le autorità belghe hanno alzato al massimo il livello di allerta nazionale, come ha confermato il quotidiano Le Soir, e hanno mobilitato le principali forze dell'esercito.

 

 

Sempre su Twitter è intervenuto anche il primo ministro Charles Michel, che ha spiegato come il Governo stia monitorando la situazione minuto per minuto. Ha poi parlato di «vittime», confermando le voci che parlano di più del singolo morto annunciato dalla polizia locale.

 

 

Su Facebook ha iniziato a circolare uno dei primi video dell'interno dell'aeroporto poco dopo una delle due esplosioni. Parallelamente diversi cronisti hanno parlato di un secondo attentato, questa volta nel cuore di Bruxelles, precisamente alla stazione della metropolitana di Maelbeek, nei pressi del centro dell'Unione Europea nella città. La notizia è stata poi confermata dal fatto che, attraverso i social, la stessa metropolitana ha annunciato la chiusura dell'intero sistema metropolitano della città.

 

Pubblicato da Jef Versele su Martedì 22 marzo 2016

 

 

È ormai appurato che anche alla metropolitana di Maelbeeck c'è stato un attentato. AP parla di diversi feriti e il quotidiano Le Soir pubblica le prime immagini dei passeggeri dei convogli evacuati nel buio dei tunnel sotterranei. Dopo l'aeroporto e la metropolitana, l'Amministrazione cittadina ha annunciato che anche i musei sono stati evacuati e chiusi al pubblico. Bruxelles è, in questo momento, una città sotto assedio e bloccata dalla paura.

La televisione VRT ha detto che le due esplosioni avvenute all'aeroporto sarebbero frutto di un attacco kamikaze, ma dalle autorità non arrivano conferme in tal senso. Intanto il bilancio dell'attentato sarebbe salito a 13 vittime e almeno 35 feriti.

 

 

Nuovi aggiornamenti dalla tv VTM, che parla di almeno 10 morti nell'attentato avvenuto alla stazione della metropolitana di Maelbeek. Queste vittime si aggiungono quindi alle 13 fino ad ora confermate nella doppia esplosione all'aeroporto di Zaventem. Secondo gli esperti non si tratta di una location casuale quella di Maelbeek: come mostra questa cartina del Guardian, si tratta della stazione metropolitana più vicina al centro di potere dell'Ue. Si tratta dunque di un luogo abitualmente frequentato da politici e tecnici europei.

 

 

Dopo le indiscrezioni riportate da VTM e RTBF, il procuratore federale di Bruxelles ha confermato che le esplosioni all'aeroporto cittadino di Zaventem sono state causate da attacchi suicidi.

 

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Bruxelles: tra feriti anche ex giocatore Aurora Basket
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Ferito a terra dopo l'esplosione all'aeroporto di Bruxelles Sebastien Bellin, ex giocatore di basket, passato anche a Jesi nella stagione 2000/2001, 22 marzo 2016. (Ketevan Kardava/ Georgian Public Broadcaster via AP)

Bruxelles: tra feriti anche ex giocatore Aurora Basket
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Ferito a terra dopo l'esplosione all'aeroporto di Bruxelles Sebastien Bellin, ex giocatore di basket, passato anche a Jesi nella stagione 2000/2001, 22 marzo 2016. (Ketevan Kardava/ Georgian Public Broadcaster via AP)

Bruxelles:testimone,una ventina corpi a terra in metro
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Passegegri all'esterno della metro di Bruxelles, in un fermo immagine tratto da Sky, 22 marzo 2016. ANSA/ SKY ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY - NO TV++

Bruxelles: lanciato piano catastrofi. Media,terrorismo
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In un fermo immagine tratto da Sky una veduta interna dell'aeroporto di Bruxelles, 22 marzo 2016. Due esplosioni hanno scosso stamani l'aeroporto di Bruxelles. ANSA/ ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY - NO TV++

Ancora poco chiaro il bilancio delle vittime dell'attentato alla stazione di Maelbeek. VTM continua a parlare di addirittura 10 morti, ma una tv rivale, la VRT, ha invece affermato che ci sarebbero solo diversi feriti e nessun morto. Alla fine sono state le autorità a parlare esplicitamente di morti, sebbene non abbiano ancora fornito un numero preciso. Intanto ad AP ha parlato uno dei passeggeri della metropolitana che si trovava a Maelbeek al momento dello scoppio: «Il convoglio stava lasciando Maelbeek per dirigersi verso Schuman (la fermata successiva, ndr), quando c'è stata una fortissima esplosione» ha dichiarato Alexandre Brans, 32 anni, ferito al volto. «Si è subito diffuso il panico - continua il testimone -. A quell'ora ci sono molte persone in metropolitana». Un portavoce della società gestrice della metropolitana ha confermato che si sarebbe trattato di un'unica esplosione.

 

 

La Stib, società che gestisce il servizio della metropolitana a Bruxelles, ha fornito il bilancio ufficiale dell'esplosione alla fermata di Maelbeek: 15 morti e 55 feriti, di cui almeno 10 in gravi condizioni.

 

 

Nel frattempo il primo ministro belga Charles Michel ha tenuto una breve conferenza stampa, in cui ha spiegato che dei terroristi hanno compiuto degli omicidi sia all'aeroporto che alla stazione della metropolitana di Maelbeek. Le forze di sicurezza nella città sono state rafforzate. Per ora soltanto per l'attacco a Zaventem c'è la certezza che si sia trattato di un attacco kamikaze, così come confermato dal procuratore federale Fredere Van Leeuw.

Ring TV ha fatto un appello a tutti coloro che vivono nelle vicinanze dell'aeroporto di Zavantem: chi può, porti acqua, cibo, coperte e medicine alla palestra cittadina, trasformata in un centro di primo soccorso per i feriti dell'attentato di questa mattina.

Le autorità belghe, alle 12.30, hanno diffuso un bollettino riportante un primo ufficiale bilancio del duplice attentato di stamattina: le vittime sono 26, i feriti 136. Il ministro della Salute belga, Maggie de Block, ha dichiarato che i morti in seguito alla doppia esplosione all'aeroporto sono stati 11, 81 i feriti; La Stib, società gestrice della metropolitana di Bruxelles, ha invece confermato che sono 15 le vittime dell'attacco alla stazione di Maelbeek, mentre i feriti sono 55, di cui 10 gravi.

RTBF riporta che un kalashnikov sarebbe stato trovato nell'area partenze dello scalo di Zaventem. La notizia, che al momento non è stata confermata dalle autorità, sarebbe l'ennesima dimostrazione del fatto che si è trattato di un attacco coordinato e studiato nei minimi dettagli.

 

 

La Stampa afferma che l’Isis avrebbe rivendicato gli attentati compiuti nella capitale belga. Con una nota diramata dall’agenzia di stampa Amaq, che fa capo al gruppo terroristico, tramite il social network Telegram, il Califatto si sarebbe preso la responsabilità della serie di attentati che hanno provocato la morte di svariate persone. Nel messaggio si promette anche l’esecuzione di ulteriori attentati in Europa. Lo riporta l'agenzia d'informazione russa Tass.

Mentre i principali ospedali nei pressi dei luoghi colpiti dagli attentati si riempiono di feriti, le autorità hanno dato il via a un'operazione tesa a colpire le menti dietro agli attacchi. Secondo alcune indiscrezioni, gli inquirenti hanno perquisito alcuni appartamenti e anche la Vrije University nel centro di Bruxelles.

 

 

Intanto però le forze dell'ordine hanno chiesto ai media di non riportare alcuna notizia riguardante l'operazione di polizia in corso. Un modo per evitare che eventuali ricercati vengano a conoscenza dei movimenti degli inquirenti. Il quotidiano Le Soir ha comunicato che non diffonderà ulteriori comunicazioni al riguardo. Già il 13 novembre, la terribile notte degli attentati di Parigi, le autorità francesi avevano chiesto ai media il più assoluto riserbo sulle indagini in corso.

 

 

Il canale tv VTM ha riportato che all'aeroporto di Zavantem sarebbe stata trovata una veste imbottita di esplosivo inesplosa. L'ipotesi dei giornalisti è che si tratti della veste di un terzo terrorista che, all'ultimo, ha deciso di non farsi esplodere. Gli artificieri l'avrebbero fatta esplodere. Intanto il bilancio dei morti dei due attacchi è salito a 34, come hanno confermato diverse fonti ufficiali ai media belgi.

Ha parlato in conferenza stampa anche il sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, il quale ha confermato quanto riportato dai media: almeno 20 persone sono rimaste uccise nell'attentato alla stazione della metropolitana di Maelbeek, ma Mayeur ha anche aggiunto che «è troppo presto per capire esattamente quale sia il numero delle vittime». Nello stesso attacco, invece, ben 106 persone sono rimaste ferite, alcune in modo molto grave.

Dopo lo shock e la paura, la popolazione di Bruxelles ha deciso di fare sentire la propria voce, trasformando la piazza di fronte alla Borsa di Bruxelles in un'enorme lavagna, dove chiunque può lasciare un messaggio di rabbia, speranza, solidarietà, amore.

 

 

Ci potrebbe essere una vittima italiana tra i morti degli attentati di ieri a Bruxelles. La Farnesina, però, rende noto che le verifiche sono ancora in corso e l’ambasciata italiana in Belgio è in contatto con la famiglia per l’assistenza relativa alle procedure di identificazione.

Nel frattempo si inizia a fare chiarezza su quanto avvenuto all'aeroporto. Un funzionario americano ha infatti riferito ad AP che le autorità belghe ritengono che una delle due esplosioni non sarebbe stata causata da un attentato kamikaze, bensì da un ordigno nascosto in una valigia. Lo stesso funzionario, che ha preferito rimanere anonimo, ha anche confermato che la seconda esplosione sarebbe invece stata causata da un attacco suicida. Gli esplosivi usati pare fossero molto sofisticati e gli investigatori li esamineranno per capire se presentavano le stesse caratteristiche di quelli usati a Parigi a novembre.

Il ministro degli Interni belga, Jan Jambon, ha annunciato tre giorni di lutto cittadino. Nelle prossime ore, inoltre, si recherà insieme al primo ministro Charles Michel all'aeroporto di Zaventem, per visionare il luogo del primo terribile attentato che ha scosso Bruxelles.

 

 

La Polizia belga ha intanto confermato che una foto, che circola da alcune ore sui media e i social, mostra un uomo sospettato di essere collegato all'attentato avvenuto all'aeroporto di Zaventem che ha causato la morte di 14 persone. Si tratta del soggetto vestito di bianco. Gli altri due uomini che camminano con lui nell'immagine sono ancora sconosciuti. Gli inquirenti hanno ammesso di stare svolgendo delle indagini sull'uomo. L'ipotesi è che i due soggetti vestiti di nero nella foto siano gli altri terroristi morti nell'attentato.

 

 

Nonostante le autorità abbiano chiesto ai media il "silenzio stampa" sulle indagini in corso, dal Belgio continuano a filtrare indiscrezioni sull'inchiesta degli inquirenti circa i possibili membri della cellula terroristica che la mattina del 22 marzo ha seminato panico, morte e distruzione a Bruxelles. Il giornalista Philip Heymans, alla radio VRT, ha reso noto che le autorità sarebbero sulle tracce anche di un secondo soggetto, oltre a quello vestito di bianco e ritratto nella foto diffusa inizialmente dal quotidiano Le Dernière Heure e poi diventata virale nel web, con la Polizia costretta ad ammettere la veridicità della notizia. Heymans ha infatti spiegato che le autorità sarebbero sulle tracce di un secondo terrorista, fuggito dopo l'esplosione alla stazione della metropolitana di Maelbeek.

Arnaud Feist, CEO dell'aeroporto di Zaventem, ha intanto confermato ai media che un terzo ordigno inesploso è stato rinvenuto dagli artificieri nello scalo aeroportuale e che è stato fatto brillare. Una conferma di quanto riportato da un funzionario americano, rimasto anonimo, ad AP poche ore fa.

 

 

Arrivano ulteriori conferme circa l'immagine dei tre presunti terroristi. Sebbene la Polizia belga abbia semplicemente confermato che l'uomo vestito di bianco è ricercato in quanto si pensa che possa centrare con l'attentato all'aeroporto di Zaventem, VTM è sicura che gli altri due uomini immortalati nello scatto e vestiti di nero sarebbero i terroristi che hanno concretamente causato le due esplosioni, di cui una causata da un attacco suicida.

 

 

L'uomo sulla sinistra, inoltre, sarebbe armato con un kalashnikov, probabilmente l'arma che è stata ritrovata dalle autorità belghe durante il sopralluogo effettuato dopo le esplosioni. Non si esclude che, come riportato da alcuni testimoni, l'uomo abbia sparato alcune raffiche urlando frasi in arabo prima di farsi esplodere o comunque prima di far esplodere la bomba che lo ha portato alla morte.

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