Due operatori dell'Asst Bergamo Ovest positivi dopo il vaccino: si cerca di capire il perchè
La coppia, totalmente asintomatica e in isolamento fiduciario, è stata scoperta grazie agli screening periodici effettuati sul personale. Si tratta di due soli casi su circa 1.600 persone vaccinate con entrambe le dosi
Due operatori dell’Asst Bergamo Ovest sono risultati positivi al Covid dopo aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech. A confermare la notizia, sulla propria pagina Facebook, è la stessa azienda socio sanitaria territoriale. «Grazie agli screening periodici sugli operatori sanitari, anche già vaccinati, abbiamo rilevato due casi sui circa 1.600 operatori dell'Asst Bergamo Ovest che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino», ha specificato il direttore generale Peter Assembergs.
Al momento i due professionisti, asintomatici, si trovano in isolamento fiduciario nelle rispettive abitazioni. Non c’è nessun allarmismo, ma l’ospedale è comunque al lavoro per fare chiarezza in merito ai contagi.
Non è ancora chiaro, infatti, se la coppia di operatori si sia positivizzata nei 21 giorni che separano la prima inoculazione del vaccino dal richiamo, oppure se siano entrati in contatto con il virus nel periodo finestra dettato da Pfizer dopo la somministrazione del richiamo. Un intervallo che oscilla tra i 7 e i 10 giorni, nel quale gli anticorpi sono ancora insufficienti ad arrestare l’infezione. È quanto avviene anche con il più classico vaccino antinfluenzale, che necessita alcuni giorni di attesa dopo l'inoculazione prima di essere effettivamente operativo e dunque proteggere la persona che lo ha ricevuto.
«Potrebbe anche essere il caso di soggetti cosiddetti “non responder” - spiega l’Asst Bergamo Ovest -. Del resto, l'azienda Pfizer che produce il vaccino ha sempre dichiarato che il prodotto è efficace al 95 per cento, con un 5 per cento di inefficacia. In ogni caso, il Ministero della Salute raccomanda, anche dopo la somministrazione di entrambe le dosi, di continuare ad attuare scrupolosamente le raccomandazioni di sanità pubblica per il contrasto e il contenimento della diffusione del contagio».