È morto il partigiano Bruno Codenotti, marito della Cocca
Il presidente dell'Anpi provinciale di Bergamo, Mauro Magistrati, ha reso noto la scomparsa di Bruno Codenotti e con una sua testimonianza ne traccia un breve, ma significativo profilo sulla personalità di questo partigiano. «Giovane antifascista della classe 1929, il 25 luglio 1943 è in piazza, insieme ad altri ragazzi bergamaschi, per festeggiare la caduta di Mussolini. Altre azioni caratterizzano la sua adolescenza tra il '44 e il '45, ma l'episodio più significativo è l'occupazione della Prefettura, insieme agli uomini della Banda Barba, il 25 aprile 1945: con le poche armi in loro possesso, respingono l'assalto di parte della colonna fascista di Resmini in fuga dalla Città. Nei giorni seguenti si trova a prestare servizio in via Tasso e al campo di Orio al Serio. Ancora più significativo è il suo impegno nel Dopoguerra.
Tra gli anni Cinquanta e Settanta è uno dei punti di riferimento dell'ANPI bergamasca (di cui è segretario dal 1957 al 1977), insieme alla partigiana Angelica Casile "Cocca", compagna di vita e di lotte politiche. Spesso distante dai riflettori, si è impegnato perché l'ANPI rimanesse indipendente dai partiti politici e si battesse in terreni che allargassero la prospettiva aperta durante la Resistenza: contro le politiche di riabilitazione di personaggi fascisti a Bergamo, per gli antifascisti genovesi nel 1960, per le rivendicazioni del popolo palestinese, per la democratizzazione delle forze armate. Amico fidato dei grandi nomi della Resistenza bergamasca come Brasi, Brighenti, Malenza, Ravaglia, Caffi e Taino, convinto comunista, è stato iscritto e militante nel PCI, nella CGIL, nella Mutuo Soccorso, consigliere dell' ISREC di Bergamo, attivo nell'Associazione Italia-Cuba, nella Cooperativa Paci-Dell'Orto e nel Partito della Rifondazione Comunista. Critico su alcuni aspetti dei gruppi a cui ha preso parte, nel momento delle dimissioni ha sempre motivato il suo punto di vista e abbandonato il suo posto senza indietreggiare. Oltre alla passione per la musica, a cui dedica i primi anni del dopoguerra come cantante insieme ai grandi nomi del Jazz bergamasco, gli rende onore l'onestà per la lotta che da sempre ha guidato i suoi passi. Le giovani generazioni di antifascisti bergamaschi, negli anni, si sono affiancate a Cocca e Bruno, riconoscendo in loro i combattenti sempre pronti a battersi contro le ingiustizie e per i propri ideali di libertà ed uguaglianza. Un abbraccio ai famigliari nell'utopia che, ovunque sia adesso, possa farsi sentire vivacemente, insieme alla Cocca». La cerimonia della sepoltura avverrà secondo le disposizioni previste dall'ordinanza in merito al coronavirus, è stata fissata per domani, venerdì 28 febbraio, alle ore 10 al cimitero di Bergamo.