Ecco come cambierà la raccolta differenziata a Bergamo
I sacchi grigi e gialli saranno dotati di codici identificativi delle utenze domestiche e potranno essere ritirati da distributori automatici sparpagliati in 15 punti diversi della città
Avviso ai residenti in città: se nei prossimi giorni vi arriva una lettera dal Comune di Bergamo non spaventatevi, si tratta delle novità sulla raccolta differenziata che verranno introdotte da settembre. Come riporta Corriere Bergamo, i sacchi grigi (da 40 litri per i rifiuti indifferenziati) e gialli (da 110 litri per la plastica) saranno dotati di codici identificativi delle utenze che dovranno essere esposti e verranno consegnati dal 21 settembre attraverso 15 distributori automatici. Lo scopo della sperimentazione è di aumentare la percentuale di differenziazione dei rifiuti, con l’obiettivo di introdurre in futuro la tariffa puntuale, per cui chi produce meno indifferenziato paga di meno.
I distributori saranno posizionati sia in spazi pubblici come il Polaresco o la piattaforma ecologica di via Goltara, sia in luoghi privati ad uso pubblico come i supermercati e ognuno potrà ritirare i sacchetti in qualsiasi punto di distribuzione utilizzando la tessera sanitaria (se titolari di un’utenza domestica), oppure la tessera “Mi piace un sacco” (i titolari di utenze non domestiche). Sarà possibile prendere al massimo un solo rotolo giallo e uno grigio al mese e ogni nucleo familiare avrà, in base al numero dei componenti, un numero minimo di sacchi all’anno a cui tendere e un limite massimo. Ad esempio, una famiglia di tre persone andrà dai 30 ai 50 sacchi all’anno. Ulteriori sacchi saranno a disposizione nella sede di Aprica in via Moroni al costo di 4 euro a rotolo.
Anche i condomini dovranno adattarsi alle nuove regole, riorganizzando i locali ed eliminando i bidoni in cui vengono stoccati i rifiuti collettivi di tutto il palazzo. La riorganizzazione della raccolta differenziata, nella fase iniziale, non coinvolgerà tutta la città ma solo i quartieri in cui verranno installati i distributori dei sacchi, in via di definizione. Fino alla fine dell’anno Aprica ritirerà tutti i sacchi esposti, anche quelli che non sono dotati di codici identificativi.