Previsto per oggi, 2 novembre

Ecco cosa dovrebbe prevedere il nuovo Dpcm in arrivo: dal coprifuoco agli obblighi regionali

Governo, Regioni e Comuni in costante dialogo da ieri per trovare il punto d'incontro tra diverse Regioni. Pare essere escluso l'obbligo di restare a casa per gli over 70. Tutte le attività chiuse dalle 21 (o dalle 18). In base all'indice di contagio, le singole Regioni avranno l'obbligo di intervenire più duramente

Ecco cosa dovrebbe prevedere il nuovo Dpcm in arrivo: dal coprifuoco agli obblighi regionali
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Sono ore decisive, nelle quali il Governo metterà a punto un nuovo (l'ennesimo delle ultime settimane) Dpcm teso a rallentare l'avanzata del contagio da coronavirus in Italia. Dopo il confronto tra Governo, Regioni e Comuni di ieri, domenica 1 novembre, questa mattina le parti si sono incontrate nuovamente con l'obiettivo di tirare le fila di un dibattito certo non facile, viste anche le differenti situazioni che stanno vivendo le diverse zone d'Italia.

Obbligo di intervento delle Regioni. Durante la seduta è emersa la volontà di mettere in atto misure di tipo nazionale, con l'eventuale possibilità per i singoli governatori di porre in essere restrizioni più specifiche su determinati territori delle regioni di loro competenza. Alcune restrizioni potrebbero però scattare anche in automatico, nel senso che se l’indice di contagiosità (il famigerato indice Rt) dovesse superare un certo livello, allora alcune misure già previste dal piano condiviso e aggiornato entreranno automaticamente in vigore. Queste misure eventuali prevedono la chiusura totale di ristoranti, bar, negozi (esclusi alimentari, farmacie, parafarmacie e tabaccai) e musei e lezioni a distanza (come già accade in Lombardia) per le superiori, ma anche per le terze medie.

Via XX Settembre vuota (foto Chiara Amormino)

Coprifuoco nazionale alle 21 (?). Nel Dpcm, però, ci saranno anche misure valide per tutto il territorio italiano. Alcune Regioni (Lombardia, Piemonte e Liguria) hanno spinto affinché il Governo imponesse agli over 70 una limitazione agli spostamenti, ma la misura sembra essere stata esclusa. Si valuta piuttosto un coprifuoco nazionale assai stringente: quel che si sta decidendo è se farlo scattare alle 20/21 o addirittura alle 18, sebbene questa ipotesi (sostenuta dagli esperti del Comitato tecnico scientifico) sia la meno probabile. Ovviamente, come succede ora in Lombardia dopo le 23, nel caso in cui ci si dovesse muovere dopo l'orario scelto dal Governo servirà l'autocertificazione e la comprovata necessità di spostamento.

No agli spostamenti tra Regioni. Le "comprovate esigenze" saranno anche necessarie per spostarsi da una Regione all'altra. Col nuovo Dpcm, infatti, dovrebbe essere sancito il divieto di movimento da Regione a Regione e chi, al momento dell'entrata in vigore del provvedimento, dovesse trovarsi fuori dalla propria Regione di residenza o domicilio, potrà farci ritorno, anche nei giorni successivi.

Chiusura dei centri commerciali e stop delle slot. Infine, altre due misure: la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi (come già previsto in Lombardia) e il divieto di utilizzare le slot machine in bar e tabaccai (anche questa già in vigore nella nostra Regione).

Fontana: «Servono misure uguali per tutti». Intanto, dopo il confronto di ieri, il governatore Fontana ha commentato: «La diffusione del virus è uniforme in tutto il Paese. Le differenze riguardano l’ampiezza del tracciamento che varia da Regione a Regione. È evidente che, una volta verificato l’impatto delle misure già adottate sulle curve del contagio, ulteriori azioni di contrasto al virus dovranno a loro volta essere uniformi. Una serie di interventi territorio per territorio, polverizzati e non omogenei, sarebbero probabilmente inefficaci e anche incomprensibili ai cittadini, che già oggi sono disorientati. Le istituzioni, a partire dal Governo, devono dare segnali coerenti, forti e credibili. Le Regioni sono, come sempre, pronte a collaborare».

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