Ennesimo atto di vandalismo: imbrattati con lo spray i muri di un passaggio del castello di Urgnano
A condannare il gesto la consigliera di minoranza Zammataro: «Un atto vile e ignorante». Il sindaco Gastoldi: «Spiace questa inciviltà»
Un vandalismo insensato, che ha colpito un luogo della storia della nostra provincia. Come racconta PrimaTreviglio, a Urgnano qualcuno ha pensato bene di imbrattare uno dei passaggi del locale castello. Fortunatamente non quello degli affreschi, recentemente restaurato, bensì uno di quelli che collega i due parchi posti all’interno dell’area della fortificazione storica.
«In qualità di Comune, denunciamo tutti gli atti di questo tipo - ha dichiarato il primo cittadino Marco Gastoldi -. Va detto che il passaggio è stato aperto qualche anno fa proprio per evitare che quella zona, un po’ più nascosta rispetto ad altre, potesse diventare un luogo dove poter compiere azioni illecite».
Sostanzialmente, alcuni ignoti hanno imbrattato il muro storico attraverso bombolette spray. «Possiamo dire che il danno non è di recente fattura - ha continuato il sindaco -, sul territorio ci sono le telecamere, ma non in quel punto specifico del castello. Come Amministrazione comunale abbiamo fatto segnalazione di dovere alle autorità competenti, contro ignoti. Spiace dover sempre correre ai ripari di danneggiamenti di questo tipo, non tanto per il danno economico, quanto più per un atteggiamento di inciviltà».
A condannare questo gesto è stata anche la consigliera comunale di minoranza Maria Rosaria Zammataro (Volto civico). «Vergogna! - ha scritto sulla pagina Facebook - Questo è un atto vile, dettato da ignoranza e maleducazione. Ogni cittadino deve sentirsi coinvolto nella ricerca dei responsabili e collaborare con il Comune e la Polizia locale per individuare gli autori di questi sfregi alla nostra Rocca. Un patrimonio importante della nostra comunità, appena riqualificato, vittima di un ignobile atto vandalico».
La sicurezza all’interno del parco della Rocca è sempre stata una priorità per la lista Guardare Oltre. «Più volte siamo intervenuti per evitare che il vandalismo dilagasse - ha spiegato ancora Gastoldi -. Ricordo ad esempio l’installazione del cancello tra il primo e secondo piano e la chiusura dopo le 20 del cancello d’ingresso».