Escursionista di 43 anni travolto da una slavina vicino al Pizzo Redorta, è gravissimo
Nella tarda mattinata di oggi (2 maggio) l'elisoccorso è intervenuto per salvare l'uomo, che si trovava sulle montagne di Valbondione in gravi condizioni

Nella tarda mattinata di oggi (venerdì 2 maggio), sulle montagne di Valbondione, un escursionista è stato soccorso mentre era in gravi condizioni dopo un incidente avvenuto in una zona impervia tra il Pizzo Redorta e il Lago di Coca. Fondamentale l'intervento dell'elisoccorso.
Codice rosso
L'emergenza è scattata intorno a mezzogiorno. Come riportato da L'Eco di Bergamo, l'allarme è stato inizialmente lanciato in codice giallo, ma è stato poi elevato a codice rosso a causa della gravità delle condizioni dell'infortunato, un uomo di 43 anni della Val Seriana.
Dalle prime informazioni, sembra che l'escursionista fosse in compagnia di un amico. I due stavano risalendo in cordata un canalone quando sarebbero stati travolti da una slavina di ghiaccio e neve.
Uno dei due se l'è vista brutta ma non ha avuto problemi particolari, mentre il 43enne è stato trascinato per circa 300 metri. A quanto pare, le sue condizioni sono gravi, la prognosi non è ancora stata sciolta e si trova in pericolo di vita.
L'arrivo dell'elisoccorso
Sul luogo dell'incidente è intervenuto l'elicottero decollato da Milano, attivato dalla centrale operativa Soreu Alpi. Sono state mobilitate anche le squadre del Soccorso Alpino della stazione di Valbondione per supportare le operazioni di salvataggio.
Per il recupero dell'escursionista infortunato è stato necessario l'utilizzo del verricello, data la difficoltà di accesso alla zona dell'incidente.
Prima di “sparare” giudizi come quello di Francesco sarebbe opportuno conoscere le montagna in tutti i suoi aspetti…chi scrive una cosa del genere probabilmente non sarà nemmeno mai salito ad un rifugio né tantomeno su una vetta..forse non sa che le persone frequentano le montagne 12 mesi all’anno
Francesco Giuseppe stai attento a quello che dici un conto è andare in montagna dove c'è la neve un conto è salire in un canale sono due cose ben diverse. Giustamente con il caldo si deve scegliere attentamente cosa fare ciò non significa che in montagna sulla neve non si può andare a priori. Dovrebbero imparare gli stessi giornalisti a scrivere le cose correttamente non mi riferisco a questo articolo. Punto primo non sono due escursionisti. Una slavina di ghiaccio non l' ho mai vista semmai è crollato il ghiaccio causa alte temperature.
Mi spiace ovviamente, ma con questo caldo, vanno in montagna dove c'è ancora neve? Quando userà il cervello la gente?