Rissa fatale

Estradato dalla Spagna in Italia il 32enne accusato dell'omicidio di Mykola Ivasiuk a Casazza

Il maghrebino aveva preso l'auto di un amico, poi ritrovata a Martinengo, per fuggire e aveva poi raggiunto il Paese iberico

Estradato dalla Spagna in Italia il 32enne accusato dell'omicidio di Mykola Ivasiuk a Casazza
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Il 32enne maghrebino presunto autore dell'omicidio di Mykola Ivasiuk, avvenuto lo scorso 19 agosto a Casazza davanti al Rosy Bar, è atterrato ieri mattina (giovedì 3 ottobre) all'aeroporto di Linate, dopo essere stato estradato dalla Spagna, dove si era rifugiato ed era stato arrestato dalla polizia con l'aiuto dei carabinieri.

In carcere a Monza

A scortarlo, il personale del Servizio di cooperazione internazionale di polizia, che lo ha poi consegnato alle forze dell'ordine italiane. Queste lo hanno poi portato alla polizia penitenziaria, che ha effettuato il suo trasferimento nella casa circondariale di Monza. Resterà in carcere a disposizione dell'Autorità giudiziaria, nell'attesa di essere sentito in merito al delitto e alla sua fuga all'estero.

La fuga e l'arresto in Spagna

Il soggetto era sparito dopo la rissa fatale di quest'estate nel paese della Val Cavallina, prendendo l'auto di un bergamasco di Spinone, che lo aveva ospitato, e usandola per dileguarsi. I militari lo avevano cercato nei giorni successivi, ritrovando il veicolo abbandonato nella Bassa Bergamasca, a Martinengo, mentre del sospettato non c'era più traccia.

Aveva infatti preso la strada per il Paese iberico, distruggendo il suo telefono e nascondendosi in un camion di generi alimentari. Con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Clusone, è stato poi rintracciato e arrestato nella campagne tra Murcia e Malaga, lo scorso 17 settembre, dal personale del “Fugitive active search team” del Central operational unit (Uco) della Guardia civil spagnola.

Nel frattempo, il Riesame ha accolto il ricorso della pm Silvia Marchina, disponendo il carcere inizialmente negato dal gip per il calabrese  residente a Casazza, che aveva colpito al volto la vittima prima dell'altro. Tuttavia, il suo avvocato ha impugnato la decisione in Cassazione, fermando quindi l'arresto e il carcere.

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