Evade dai domiciliari per visitare la camera ardente del padre a Calcio: assolto 49enne
L'uomo, un muratore di Calvenzano condannato per un episodio di furto, dopo l'accaduto si era auto-denunciato in caserma
Assolto per la lieve entità del fatto un 49enne di Calvenzano che, sebbene fosse costretto ai domiciliari, era evaso per poter visitare la camera ardente del padre, che si trovava invece a Calcio.
L'evasione dai domiciliari
Una situazione particolare quella descritta la scorsa giornata (lunedì primo aprile) in tribunale, riportata oggi dal Corriere Bergamo. Sul banco degli imputati c'era un muratore della Bassa, condannato a quattro mesi per un episodio di furto. Non si poteva allontanare dalla casa della madre, dove deve scontare la pena, se non per due ore al giorno e comunque non gli era consentito uscire dai confini del paese.
Tuttavia, quando lo scorso sabato ha saputo che il padre era morto all'ospedale Papa Giovanni, ha deciso di andare nella sua abitazione, dove era stato portato il feretro.
In Aula chiede scusa, assolto
Dopo, si è recato alla caserma, che si trova nel comune, per spiegare quello che aveva fatto e perché, in pratica auto-denunciandosi. I carabinieri lo hanno arrestato e hanno avvisato la pm Letizia Ruggeri, con il risultato che il 49enne è finito all'udienza di convalida per direttissima. Davanti alla giudice Beatrice Purita, ha ammesso di avere sbagliato ed ha chiesto scusa, spiegando però che per lui era molto importante poter partecipare al funerale del genitore, che si terrà oggi.
Data la dinamica della vicenda, è arrivata quindi l'assoluzione e l'avvocato dell'uomo, insieme ai carabinieri di Calcio, ha disposto le operazioni necessarie per poter ottenere il prima possibile l'autorizzazione da parte del Tribunale di sorveglianza.