Falso posto di blocco di Martinengo, scarcerati i due giovani: «Era solo uno scherzo»
Nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 ottobre, vestiti da militari, avevano cercato di bloccare un automobilista sparando un colpo a salve in aria
Sono stati scarcerati i due giovani, uno di 18 anni e l’altro di 30, accusati di tentata rapina dai carabinieri dopo essere stati arrestati nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 ottobre a Martinengo.
Il fatto è riportato oggi (venerdì 28 ottobre) dal Corriere Bergamo: i due, vestiti da militari, con tanto di giubbotti antiproiettile (uno con la scritta “Esercito”), caschetti e fucili simil-veri da softair, avevano inscenato un posto di blocco in via Maschere Bergamasche, intimando a un ragazzo in macchina, che si stava recando a un vicino locale, di fermarsi. Una volta arrestato il veicolo, gli avevano chiesto se avesse droga con sé: lui aveva negato ma, insospettito dalla situazione, aveva cercato di allontanarli e così a un certo punto uno della coppia aveva sparato un colpo a salve in aria con una scacciacani.
Il frastuono, però, aveva attirato l’attenzione dei residenti, i quali hanno chiamato le forze dell’ordine, che sono giunte in breve tempo, immobilizzando a terra i falsi militari ed ammanettandoli. Comparsi davanti al gip per l’interrogatorio, provenienti da Cremona e Imola, avrebbero spiegato di essere due appassionati di softair e di essersi conosciuti online. «Non era una rapina, era solo un gioco, uno scherzo» avrebbero spiegato i due, assistiti dall’avvocato cremonese Paolo Sperolini. Il giudice, disponendo la scarcerazione, ha però imposto l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza. Non è stata quindi accolta la domanda del pm, che aveva chiesto che gli accusati rimanessero in carcere.